Nipote di Sandokan Schiavone e l’amico con la cocaina nelle mutande. 42enne chiede di essere “messo alla prova”
18 Marzo 2024 - 15:49
CASAL DI PRINCIPE – Potrebbe sospendersi il processo nei confronti di Eugenio Buonpane, arrestato nei primi giorni di febbraio assieme a Omar Schiavone, 35enne nipote di Francesco Schiavone Sandokan.
L’avvocata Mirella Baldascino, che rappresenta il 42, ha chiesto al giudice del tribunale di Aversa Napoli Nord la cosiddetta messa alla prova dell’imputato, come previsto dall’articolo 168 bis del codice penale.
Omar Schiavone, invece, è difeso dall’avvocato Mario Griffo.
La messa alla prova può portare alla pronuncia di proscioglimento per estinzione del reato e porterebbe Buonpane a rapportarsi in maniera attiva per recuperare al danno alla comunità, compiendo azioni e attività di volontariato di rilievo sociale.
I due furono scovati dai carabinieri con sei dosi di cocaina per un peso complessivo di 3,5 grammi. Omar Schiavone, prima di essere sottoposto anche lui ad approfondita perquisizione, ha infilato egli stesso la mano negli slip prelevando e consegnando ai militari una busta contenente 12 dosi di cocaina per un totale di 4,25 gr.