NON SI FERMA LA VIOLENZA SULLE DONNE. Si avventa a calci e pugni sulla compagna durante la convivenza forzata da Covid-19. Arrestato 34enne

2 Aprile 2020 - 16:51

Ad evitare il peggio sono stati i carabinieri allertati dai familiari

ROCCA D’EVANDRO – Ha aggredito la compagna al termine di una lite familiare, l’ha colpita al volto e le ha stretto le mani al collo. Una storia di maltrattamenti durante la “convivenza forzata” a causa del Covid-19. L’altra faccia della medaglia per tante donne che non riescono a sfuggire ai mariti, compagni, fidanzati violenti. Ad evitare il peggio sono stati i carabinieri della Stazione di Rocca D’Evandro, allertati dai familiari. Per un 34enne del comune campano, già noto alle forze dell’ordine, sono scattate le manette ai polsi con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. Il ragazzo da ieri sera si trova nel carcere di Cassino come disposto dal pm Beatrice Siravo.

La richiesta di intervento al 112 è giunta intorno all’ora di pranzo di ieri. All’arrivo sul posto, in un’abitazione di Rocca D’Evandro, i carabinieri hanno bloccato il 33enne che dava in escandescenze. Necessario anche l’intervento del 118 per prestare assistenza alla “vittima” dell’aggressione: evidenti i segni sul volto e al collo. Il compagno è stato portato in caserma e al termine delle formalità di rito è stato dichiarato in arresto. Stando alla ricostruzione dei militari dell’Arma, la lite sarebbe scaturita per futili motivi. E non era neanche la prima volta.