Opere d’arte rubate al Museo Archeologico: in sei davanti al giudice
26 Settembre 2023 - 19:59
L’indagine fu condotta dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli.
TEANO. Opere d’arte trafugate al Museo archeologico ed al Teatro Romano di Teano e successivamente rivendute ad alcuni professionisti della zona. Di qui nasce il processo che vede imputati Luca Compagnone, 45enne; Domenico De Biasio 26enne; Antonio Pane, 29 anni, l’avvocato Gerardo Mastrostefano 57enne; l’infermiere Emilio Autieri 72enne e Massimo Aversano, 50enne, tutti di Teano. Oggi, nel corso dell’udienza tenutasi davanti al giudice monocratico Pacelli del tribunale di Santa Maria Capua Vetere è stata richiesta una perizia super partes su un busto ritrovato a casa di Mastrostefano.
L’indagine, che prese il via nel 2016, fu condotta dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli e prese le mosse da un furto commesso nel Museo Archeologico di Teano. I militari risalirono ai responsabili (Antonio Pane, Domenico De Biasio e una minorenne). Seguendo i tre, i carabinieri giunsero ai presunti acquirenti di quelle opere d’arte. In un blitz a casa dell’avvocato Mastrostefano fu trovato un busto in marmo di epoca romana oltre ad una trentina di altre opere nell’abitazione paterna. Mastrostefano ha reso dichiarazioni spontanee dichiarando che quel busto fosse solo una copia dell’originale, acquistato in un mercatino di antiquariato per soli 700 euro.
Ma il busto in questione per il direttore del Museo è assolutamente autentico. Di qui la necessità si una perizia superpartes.