MADDALONI. Dopo il terribile incendio di domenica il sindaco proibisce la coltivazione di frutta e verdura nel raggio di 500 metri dal deposito di Spallieri

29 Agosto 2018 - 21:26

MADDALONI (g.g.) – L’amministrazione comunale di Maddaloni si è mostrata abbastanza reattiva nell’assumere dei provvedimenti immediati dopo il pauroso incendio che ha mandato in cenere un deposito contenente un numero elevatissimo di cassette di plastica e di legni, ma anche un tir e un mezzo agricolo, anch’essi inceneriti, tutto di proprietà dell’imprenditore locale Spallieri.

Già ieri, martedì, il sindaco De Filippo ha firmato la prima ordinanza che, per l’appunto, ordina a Domenico Cleto e al già citato Mario Spallieri, di rimuovere entro e non oltre 30 giorni, il materiale combusto. Che non è, aggiungiamo noi, un gioco da ragazzi, visto che il materiale bruciato si pesa a quintali.

La seconda ordinanza, sicuramente la più interessante, vieta la coltivazione e la commercializzazione di prodotti agricoli su terreni che rientrano in un raggio di 500 metri dal sito dell’incendio del 26 agosto.

L’ordinanza che vieta la coltivazione

L’atto con cui si ordina la rimozione del materiale carbonizzato