OSPEDALE DI CASERTA. “Carrozze”, ambulanze e ricatti. Zinzi spinge per la nomina a primario di un suo parente e rende le note del figlio…

18 Giugno 2018 - 16:03

CASERTA – Con 16 primari ancora da nominare, gli usi e costumi locali non possono privarsi della scena di una sfilata continua e anche piuttosto asfissiante da parte dei vari politici che contano o credono di contare negli uffici della Direzione Strategica e in quello del Direttore Generale Mario Ferrante in particolare.

C’è un clima strano in ospedale, anche un po’ tetro, particolarmente turbato appare il dipendente Carrozza, il quale è anche il dominus della cooperativa che gestisce il servizio ambulanze per la clinica San Michele di Maddaloni.
Per circa un mese l’abbiamo visto sopportare il fio di quella che per molti rappresenta un’incompatibilità.
Poi tutto è cessato. I giornali si sono dedicati ad altre questioni dell’ospedale.

Carrozza, inspiegabilmente, ha goduto di una sorta di sanatoria.
Magari gli domanderemo cosa sia successo.

Chi, ultimamente, sta, seppur con toni civilissimi e urbani, pizzicando la gestione del direttore generale Ferrante è il consigliere regionale Gianpiero Zinzi.

Tutti argomenti seriamente posti. L’unica cosa è che questa lodevole attività di Zinzi Junior rischia di perdere credibilità nel momento in cui, com’è arcinoto nelle stanze della Direzione Strategica, suo padre sponsorizza la nomina a primario del gastroenterologo Guido Piai, marito della cugina dell’ex presidente della Provincia.

Questa perorazione, che accoda Zinzi alla vera e propria fila di questuanti della lottizzazione, una sorta di colonna infame della malapolitica meridioanale, finisce per indebolire le pur serie questioni da lui poste.
Noi siamo anche abbastanza persuasi del fatto che queste non abbiano una caratterizzazione strumentale, però è chiaro, come si diceva nei grandi gialli, che tutti gli indizi sono contro di lui.