OSPEDALE DI CASERTA. E’ scoppiata la “guerra del centralino”. Ferrante esternalizza il notturno e il sindacato vuole denunciarlo

12 Marzo 2019 - 10:30

CASERTA (g.g.) – Un altro fronte caldo tra i molti aperti ultimamente all’ospedale civile di caserta è senz’altro quello riguardante il servizio di centralino. Sono migliaia le telefonate che arrivano ogni giorno. 1/4 e 1/5 di queste arrivano di notte. Ci sono richieste di ogni genere, molte delle quali delicate. E’ un servizio, svolto fino a questo momento, da personale addetto e (soprattutto) proveniente dalle categorie predette. Uno è andato in pensione, mentre un altro sta per andarci. Ovviamente ciò ha accorciato la coperta. Si è parlato, sino a un po’ di tempo fa, di utilizzare personale generico A e B, peraltro disponibile a trasferirsi al centralino con costi aggiuntivi contenutissimi, nell’ordine di poche decine di euro al mese in più, dalla loro mansione a quella di centralinisti.

La direzione strategica, invece, ha sorprendentemente, assunto una decisione radicalmente diversa: ha abolito il turno notturno dei centralinisti dipendenti dell’ospedale, affidando quelle delicatissime ore alla cura di personale esterno, dipendente dell’impresa di vigilanza.

Non siamo in grado di entrare nel merito relativamente al computo economico di questa operazione. Non sappiamo dire infatti se, rispetto alla convenzione che esiste tra l’azienda ospedaliera e quella di vigilanza, occorrerà qualche atto amministrativo d’integrazione economica.

Ma il problema non è questo. Le chiamate notturne, come quelle diurne, ma le notturne ancor di più, per motivi ben immaginabili, non possono essere gestite da una sorte di call center. Questo proprio per la delicatezza delle domande proposte e della tipologia degli smistamenti di quelle chiamate in reparti di degenza delicatissimi.

Il direttore generale Mario Ferrante è sicuro che l’utilizzo di personale specificamente addestrato per la vigilanza armata (o meno) e non per il centralino di un grande ospedale possa garantire l’integrità dell’attuale servizio reso? Una domanda che passiamo a Ferrante che qualora ritenesse di voler rispondere trovare disponibilità, accoglienza e riscontro in CasertaCe.

Ovviamente, questa decisione provoca una vertenza sindacale. L’aver scartato l’ipotesi di utilizzo di personale dipendente appartenente al comparto, a discapito di un esternalizzazione del servizio, ha innescato la reazione dura del Nursing Up, il sindacato più forte e rappresentativo proprio tra i dipendenti del comparto, all’interno dell’azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano.

In una nota, il cui testo pubblichiamo in calce, del segretario Rosa Nuzzo, viene addirittura ipotizzato un comportamento antisindacale da parte della dirigenza. Anche per questo, il documento è stato inviato per conoscenza alla prefettura di caserta, oltre che alla direzione sanitaria, a quella del personale e alla regione Campania.

 

 

LEGGI QUI IL COMUNICATO DI NURSING UP:

Oggetto: impugnazione condotta illegittima – pregiudizievole – violazione prerogative sindacali – pregiudizio per il corretto svolgimento delle mansioni

Il Nursing-up nella persona del referente provinciale Rosa Nuzzo, nonché e

gli operatori tutti, contestano quanto segue.

Ed invero la direzione strategica aziendale, arbitrariamente, in assenza di comunicazione dovuta e tempestiva, determinava una RETTIFICA DELLA TURNAZIONE DELL’AREA CENTRALINA- ELIMINANDO LA TURNAZIONE NOTTURNA.

Tale grave condotta, in primis si appalesa illegittima perché viola le elementari norme attinenti alle prerogative sindacali, laddove arbitrariamente MODIFICA L’ASSETTO ORGANIZZATIVO DI UN SERVIZIO, IN ASSENZA DI IDONEA COMUNICAZIONE E CONSULTAZIONE DELLE O0OSS presenti in aziende. Oltremodo tale atto d’imperio- discrezionale, in assenza di motivazione idonea e capace di rispondere alla esigenza organizzativa e strutturale di avere in azienda un CENTRALINO ANCHE DI NOTTE, risulta l’ennesima espressione della sottesa “incapacità” del datore di lavoro, non solo di garantire il rispetto della legge in materia lavoristica, ma oltremodo è l’evidente stagnazione espressiva di un potere arbitrario e garante semplicemente della propria

affermazione! Ciò si rileva non solo grave e pregiudizievole nell’assetto relazionale con le parti sociali a danno dei lavoratori, ma ANCOR PIU’ GRAVE SI APPALESA IL DATO CHE L’AORN NON HA TENUTO IN CONTO CHE IL SERVIZIO NOTTURNO DI CENTRALINO RISULTA un servizio NECESSARIO E NON SOSTITUIBILE DA ALTRI MECCANISMI.

Dunque si chiede la necessità di tale cambiamento e soprattutto la modalità con cui le SS.VV. nella qualità intendano sostituire questo servizio, laddove lo stesso garantiva all’intera azienda nei turni di notte di ottenere riscontro immediato e sollecito sulle dovute chiamate richieste. Allo stato gli scriventi DIFFIDANO LE SS.VV. dal protrarre tale condotta arbitraria e illegittima che pregiudica il buon andamento dell’esplicazione dei servizi necessari all’espletamento della risposta assistenziale e dunque si richiede il pristino della turnazione nelle forme strutturata per rispondere correttamente

alle esigenze della struttura ospedaliera tutta nelle ore notturne.

In mancanza si procederà come per legge.