Quando una sagra della birra diventa tema di scontro tra leggi, istituzioni e cittadini. Cosa succederà stasera alle 22 e un secondo?

18 Agosto 2021 - 11:50

L’evento inizierà alle 21 e durerà 4 giorni. C’è un’ordinanza recentissima del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che vieta…

 

CALVI RISORTA(g.g.) Le ordinanze del presidente della Regione Vincenzo De Luca in materia di azioni preventive contro la diffusione del virus del covid 19, sono ampiamente discutibili. Ad occhio e croce, solo chi scrive ha pubblicato, insieme a questo giornale, più di 100 articoli, dal giorno in cui fu dichiarato il primo lockdown, quello vero, del 9 marzo 2020.

A De Luca non abbiamo risparmiato nulla. Lo abbiamo attaccato con durezza, associando, però, ogni volta, al giudizio, un’ampia profusione di documenti e di argomentazioni che, in quanto tali, erano e sono tutte opinabili, ma indiscutibilmente massicce nella loro quantità.

Riteniamo che De Luca abbia utilizzato il covid per farsi facile propaganda personale ed elettorale e anche questa cosa l’abbiamo spiegata ampiamente esponendo più volte il nostro punto di vista in proposito. Detto questo, anche la legge più stupida, quella più sbagliata, la più demenziale delle norme, se può essere discussa, contestata, se si può combattere perchè venga abolita o cambiata, ad una cosa, solo ad una cosa, non è permeabile: la legge si rispetta sempre. Si critica, si attacca, ma si rispetta.

Perchè questo è il fondamento di una civiltà liberale e un sistema democratico che ha il difetto di esplicitarsi in tante forme imperfette quali sono, ad esempio, le ordinanze di De Luca, ma è comunque meglio di tutti gli altri sistemi di governo. In poche parole, come si dice di solito, la libertà non ha prezzo e finanche il contemplare, il subire le tante boiate fatte e scritte dal governatore peraltro da noi, al contrario, ammirato su altri terreni noi del suo agire, rappresentano un prezzo accettabile per mantenere in piedi lo stato di diritto, democratico e liberale.

Siccome ci avviamo a parlare di una sagra della birra, che inizierà stasera alle 21, in quel di Calvi Risorta (vedi locandina in calce all’articolo) abbiamo voluto ingentilire la trattazione con una sorta di antidoto rispetto ai tanti, pur per certi versi lodevoli, rutti liberi, che si svilupperanno nelle prossime 96 ore nell’antica Cales, in un’area dunque importante dal punto di vista storico e archeologico, ricca di testimonianze di una civiltà, quella romana, che al netto della severità repubblicana quando Roma, le guerre, le vinceva tutte perchè i soldati e il popolo andava a dormire alle 7 di sera, non poco si è data dal punto di vista del divertimento e della realizzazione di tanti piccoli e grandi vizi.

Certo, la birra non c’era, ma esisteva già il buon vino, non c’era Fantozzi e dunque il rutto era probabilmente ancora regolato da norme, non era libero. Allora, l’ordinanza di De Luca vieta la vendita di alcolici a partire dalle 22 di ogni sera. Il nostro è un paese specializzato in ipocrisia. Sicuramente quello a più alta cifra di leggi, fatte solo per soddisfare una facciata, ma che poi puntualmente sono disattese, inapplicate, inosservate, com’è stato ampiamente dimostrato dal secondo o dal terzo lockdown, solo presunti.

Per cui, la sagra della birra dovrebbe durare un’ora: dalle 21 alle 22. Dopo le 22 la birra non si può vendere, a meno che non si tratti di questa roba nuova che ci ha bombardato gli zebedei per tutta l’estate, con una reclame fastidiosissima di questo “Nastro Azzurro” senza alcol.

Già in paese, dunque, fioccano le polemiche. Noi, pur avendo fatto, al pari del principe De Curtis, il militare a Cuneo, che ci permette di essere proprio un pelo uomini di mondo, pronti a tollerare il tollerabile, non possiamo non dar ragione a chi ritiene che stasera, a Calvi Risorta, se verrà venduta, ma anche semplicemente versata gratuitamente birra dopo le 22, si violerà una norma vigente. Stupida nella sua rigidità e nella sua struttura, non selettiva, cioè indiscriminata, ma pur sempre una norma dello Stato di diritto.

Per cui, a nostro avviso, i carabinieri della stazione, al comando del maresciallo Enrico Albero e i vigili urbani, comandati da Carlo Del Vecchio, dovranno necessariamente intervenire. Perchè sarebbe ancor più grave della violazione stessa, l’indifferenza da parte di chi è deputato a far rispettare le leggi.

A meno che il sindaco Giovanni Lombardi non voglia sovrapporre (la legge non glielo vieta affatto) una sua ordinanza a quella di De Luca, autorizzando la vendita anche dopo le 22, compensandola, magari, con qualche provvedimento di prevenzione anti assembramento o che obblighi ad indossre la mascherina, quando i gruppi, i manipoli diventano troppo stretti e in contatto tra di loro.

Qualcuno ci ha fatto notare che nel comune più vicino a Calvi Risorta, cioè Pignataro Maggiore, per l’esibizione di un artista noto, il sindaco Giorgio Magliocca ha fornito indicazioni precise ai cittadini: ingresso gratuito, ma obbligo di prenotazione a partire dal 16 agosto, evidentemente fino a concorrenza di una capienza stabilita in base alle norme anti covid. E’ vero che si tratta del presidente della provincia, che dunque è sotto i riflettori, ma è chiaro che si ha la sensazione di una maggiore attenzione e di una maggiore tensione rispetto al tema, tutt’altro che secondario, del rapporto tra cittadini, istituzioni locali e leggi.

Vedremo cosa succederà stasera.