RIFIUTI IN FAMIGLIA. Mister Porsche Balestriere mette CASERTA in mano a Peppe Izzo e al genero Raffaele Caduco, condannato per il caso escort il dirigente comunale

27 Luglio 2022 - 14:18

Il marito della figlia del presidente del CdA Isvec è stato condannato in primo grado nel giugno 2020 ad un anno e sei mesi nel processo sulla turbativa d’asta dell’appalto rifiuti a Santa Maria a Vico. Ieri c’è stato il primo incontro tra il comune, la società ischitana e i sindacalisti in rappresentanza dei lavoratori. E non è andata benissimo

CASERTA – Non è andata esattamente come si sperava la prima riunione tra Isvec, i rappresentanti dei lavoratori e il comune di Caserta.

All’incontro, sulla carta, avrebbe dovuto partecipare anche Ecocar, che però ha disertato.

La riunione per il passaggio di cantiere è avvenuta in modalità remoto, una condizione che già aveva fatto storcere il naso ai sindacalisti dei lavoratori dei rifiuti.

Per il comune di Caserta era presente il dirigente Franco Biondi, il quale si è lamentato del servizio di raccolta rifiuti precedentemente svolto, chiedendo  maggiore qualità rispetto ai suoi predecessori all’impresa di Ivano Balestriere, che da 2019 abbia simpaticamente denominato Mister Porsche, vista la sua predilezione per le meravigliose auto sportive tedesche.

Belle parole, quelle del dirigente del capoluogo, se non fosse che lui è da anni capo del settore Rifiuti al comune di Caserta e mai ha mosso un dito contro Ecocar, operatore di quel servizio che adesso viene ritenuto come insufficiente. Ma dirlo adesso, senza mai aver operato dei controlli o delle multe ad Ecocar per le evidenti inadempienze contrattuali che questo giornale vi ha raccontato per anni risulta a dir poco incoerente.

Veniamo a quelle che per ora sono le notizie, non ottime, per i lavoratori.

Infatti, esiste qualche dubbio su quando potranno ricevere la liquidazione del trattamento di fine rapporto, l’ultimo mese di stipendio e il corrispettivo economico delle ferie maturate. Ma non solo.

La Isvec, guidata a Caserta da Peppe Izzo e dal genero di questi, quel Raffaele Caduco, ex dipendente di Fare Ambiente, di Angelo Grillo, imprenditore legato al clan Belforte di Marcianise, e condannato in primo grado nel 2020 ad un anno e 6 mesi nella vicenda dell’appalto truccato per la gestione dei rifiuti a Santa Maria a Vico, ha confermato che la nuova società non intende corrispondere la contrattazione secondo livello raggiunta con Ecocar ai lavoratori che inizieranno ad operare sotto l’effigie ischitana dal primo agosto. Niente di illegittimo, la legge prevede una nuova contrattazione, ma in questo modo i lavoratori perderanno il ticket da 6 euro, che permetteva loro di andare a fare la spesa utilizzando questi buoni, risparmiando qualcosa giorno per giorno.

Per quanto riguarda gli automezzi, saranno metà di proprietà Isvec e per metà quelli già della presenti Ecocar, probabilmente utilizzati attraverso un contratto di fitto con la società di Antonio Deodati.

Sulle visite mediche obbligatorie, invece, quelle di isvec hanno nicchiato, non dichiarando quando avverranno in considerazione il fatto che dovrebbero essere effettuarsi entro l’inizio del contratto, quindi nei prossimi quattro giorni.

La Isvec, come detto, a Caserta è in mano al duo Peppe Izzo-Raffaele Caduco, rispettivamente padre e marito di una delle dipendenti che già da diversi anni lavora nel cantiere dei rifiuti.

Parliamo di due personaggi che già da anni operano nel mondo della monnezza e per entrambi non possiamo parlare di un passato irreprensibile e privo di contraddizioni. Sono questi soggetti che Ivano Balestriere ha messo a capo dell’operazione Caserta.

Caduco e Izzo, dopo anni passati, diciamo così, in panchina, da outsider, si ritrovano insieme a gestire quello che l’appalto più grosso nel settore dei rifiuti dei comuni della provincia di Caserta.

Un ritorno in auge inaspettato, improvviso per chi aveva perso potere ed influenza per quasi un decennio.