S.MARIA C.V. Tenta il furto in un’abitazione ma dimentica le chiavi della sua macchina a casa dei derubati. Beccato e condannato

2 Marzo 2020 - 16:30

SANTA MARIA CAPUA VETERE – In questi giorni è divenuta definitiva la decisione riguardante Domenico S., il 65enne originario di Santa Maria Capua Vetere, condannato in primo grado e in Appello per il reato di rapina. Un caso di furto in appartamento avvenuto in trasferta, considerato che il teatro della vicenda è stata la Lombardia. Il 65enne è stato ritenuto colpevole per essersi impossessato dì vari oggetti preziosi esistenti all’interno di una coppia residente i Brianza, dopo essersi introdotto al suo interno infrangendo il vetro del portoncino dell’abitazione e per essersi impossessato della vettura del marito della coppia. All’uomo, oltre alla condanna di colpevolezza, è stata anche confiscata la sua auto, una Fiat Punto.

Domenico S. ha fatto ricorso in Cassazione contro la decisione dei giudici della corte di Appello, che aveva già confermato il primo grado di giudizio. Ma per la quarta sezione penale della corte dell’ultima istanza, il ricorso è inammissibile e quindi la conferma della condanna è giunta per il 65enne. Il quale, inoltre, non si vedrà restituita la sua vettura, poiché è stata utilizzata per compiere il reato e quindi, secondo art. 240, comma 1, del codice di procedura penale, è legittima la confisca da parte dello Stato. Resta interessante capire come sia stato possibile rintracciare l’auto di Domenico S., su questo è la sentenza stessa a spiegarci che proprio

nella camera da letto della persona offesa, luogo in cui erano custoditi preziosi sottratti, sono state rinvenute le chiavi dell’auto di proprietà dell’imputato ed è agevole dedurre che soltanto lui può averle lasciate in quel luogo; del resto l’auto è stata trovata proprio sotto l’abitazione derubata e al suo interno è stata rinvenuta una parte della refurtiva.