S. MARIA C.V. Torture in carcere: identificati altri 41 agenti

6 Ottobre 2022 - 17:06

Chiesta da parte della Procura una proroga delle indagini per individuare anche altri responsabili

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Altri 41 agenti di Polizia Penitenziaria sono stati e indagati dalla Procura nell’ambito dell’inchiesta sulle violenze avvenute ai danni di alcuni agenti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere il 6 aprile del 2020. Nella prima fase di indagine gli inquirenti non riuscirono a definire tutti gli agenti coinvolti o in servizio in quella giornata; nel penitenziario casertano, infatti, arrivarono anche alcuni colleghi da altre strutture, molti dei quali coperti con caschi o mascherine, il che ha reso difficile il riconoscimento. Per i primi 105 fra agenti e funzionari del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) il processo inizia il 7 novembre. Ad aprile pm Alessandro Milita, al termine della richiesta, aveva invocato il processo per gli imputati, ritenuti responsabili di quanto accaduto in quelle concitate ore nel penitenziario casertano. Il rinvio a giudizio è arrivato a metà luglio; agli imputati vengono contestati, a vario titolo, i reati di abuso di autorità, tortura, lesione e falso in atto pubblico. Per 12 di loro c’è anche l’omicidio colposo per la morte di un detenuto, avvenuto circa un mese dopo i fatti. 

“Il fatto che la Procura abbia chiesto un supplemento di indagini al Gip è sinonimo di una precisa volontà della magistratura di chiarire i ruoli di ciascuno e fare luce su quei fatti di violenza, che hanno lasciato attonito l’interno paese “. Così

Samuele Ciambriello, garante della notizia della Campania.