SAN LEUCIO. Gli architetti si incontrano al Belvedere per parlare del futuro delle città

13 Settembre 2020 - 11:00

CASERTA (p.m.) – Terminate sostanzialmente le vacanze estive, riprende l’attività convegnistica cittadina. Comincia l’ordine degli architetti casertani lunedì prossimo 14 settembre con il seminario dal titolo Contemporaneità Architettura Città, che si prospetta di particolare interesse per gli argomenti di urbanistica che saranno discussi e per l’ampia e qualificata platea dei relatori.

Nella foto, a sinistra, l’architetto Franco Purini, assieme a Giancarlo Pignataro, in occasione di un suo recente intervento a Caserta Vecchia

In particolare si segnala la presenza di Franco Purini, architetto di fama internazionale, saggista, cattedratico dell’università La Sapienza di Roma, che ha progettato, tra le sue tante opere emblematiche, il Quartiere Zen di Palermo insieme a Vittorio Gregotti mancato il 15 marzo scorso all’età di 92 anni a causa del covid.

Franco Purini è stato autore dello studio Un futuro per San Leucio pubblicato nel 1984 sulla rivista di architettura Casabella dopo un grande convegno ed una mostra internazionale sponsorizzati da Fiet e Benetton che diedero la scossa per i restauri che iniziarono alla fine degli anni ’80.

Prevista la presenza anche del sindaco Carlo Marino, che non sappiamo quale visione dello sviluppo del territorio urbano casertano potrà esporre, posto che con la sua giunta sta realizzando la sistematica cementificazione del capoluogo, con gravi ripercussioni anche sul commercio  del centro storico.

I convegnisti si riuniranno al belvedere di San Leucio dalle ore 15. L’ingresso è libero

 

Questo il testo del comunicato stampa diramato dall’ordine professionale che ha promosso l’iniziativa.

Contemporaneità, Architettura, Città” (inserito nel progetto ManifestOltre)

Promosso da: Ordine degli Architetti P.P.C. della provincia di Caserta

Sede: Belvedere di San Leucio – Caserta

Lunedì 14 Settembre 2020, ore 15:45

Introduce e modera : Giancarlo Pignataro (Ordine Architetti CE)

Intervengono:

Carlo Marino_Sindaco di Caserta

Raffaele Cecoro_Presidente Ordine Architetti P.P.C. della provincia di Caserta

Gianluigi Traettino_Presidente Confindustria Caserta

Salvatore Petrella_Presidente Confesercenti provinciale di Caserta

Francesco Capasso e Antonio Rossi_“Opificio Puca Centro per l’arte contemporanea Galleria Studio Legale ”

Franco Purini_Architetto, Professore Emerito di Progettazione Architettonica e Urbana

Cinzia Anguissola_Scacchetti Associati

Giuseppe Gaeta_Direttore Accademia di Belle Arti di Napoli

Cristian Leperino_Artista

Paolo De Michele_Componente Commissione Cultura

L’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Caserta ha promosso e la propria Commissione Cultura curato, la stesura del “Manifesto  l’Architettura in 10 punti”, un documento attraverso cui i professionisti casertani si sono confrontati con numerosi colleghi e rappresentanti di enti ed istituzioni in tutta la penisola, giungendo anche alla Biennale di Venezia e in Parlamento a Roma.

Con l’obiettivo di una diffusione ad ampio raggio, si è pensato di veicolare i contenuti del Manifesto tra tutti coloro che si trovano a diverso titolo ad avere a che fare con la Creatività e la Cultura, pertanto, si è rimodulato (causa Emergenza Contagio) il ciclo di eventi pensato prima dell’isolamento da Covid e presentato per sommi capi già a Sant’Arpino il 22 febbraio scorso, in occasione del Salotto “visivo-letterario”: segni e parole sulla Contemporaneità, ma lasciando inalterato il format e il coinvolgimento di personalità di alto profilo nel campo dell’architettura e non solo.

E noto che il 20 febbraio 1909 fu pubblicato il Manifesto del Futurismo su “Le Figaro”, uno dei più longevi quotidiani al mondo. Fu scelta Parigi perché rappresentava la città più innovativa in quel momento storico, mentre l’Italia rispecchiava, parafrasando Marinetti, il vecchio e il dominio dei passatismi, incarnati in accademie, musei e biblioteche. A 111 anni esatti da quella pubblicazione, attraverso un pezzo firmato da Franco Purini apparso il 20/02/2020 su “Il Mattino” (primo quotidiano del Mezzogiorno d’Italia) si è voluto veicolare il concetto di CONTEMPORANEITA’, scegliendo di partire nel 2015 da una realtà di provincia complessa come quella di Terra di Lavoro (del profondo sud) ed a febbraio scorso – credendo fermamente nel valore delle proprie radici e dei propri territori – da uno dei suoi 104 Comuni: Sant’Arpino, eletto per l’occasione a luogo simbolo, dell’agognata Rinascita.

Con il progetto ManifestOLTRE si vogliono, quindi, allargare gli orizzonti (coinvolgendo in primis gli attori dell’economia reale) per istaurare uno scambio necessario e proficuo con altre specificità su temi e criticità in continuo divenire. I concetti (legati alla figura dell’architetto) quali Progetto, Etica, Estetica, Preesistenza, Paesaggio, Città, Sostenibilità, Multiculturalità e Contemporaneità, saranno declinati e indagati attraverso un ciclo di seminari nel corso dei quali ci si confronterà col mondo dell’Arte e dell’Imprenditoria nel primo incontro (in programma il prossimo 14 settembre a San Leucio) , con il mondo della Valorizzazione del Patrimonio Culturale, del paesaggio agrario e dell’uomo nel secondo incontro (in programma a Carditello per fine ottobre), e, infine, della Legalità, della Salute, della Musica e della Letteratura, nel terzo e ultimo incontro (in programma agli inizi di dicembre a Parete) .

La convinzione che animerà gli incontri è la seguente: nulla evolve o muta se ci si chiude a riccio nel proprio ambito disciplinare; viceversa, dallo scambio e dall’impegno di ciascuno scaturiscono i risultati migliori e sarà possibile raggiungere mete importanti e condivise. In questo spirito si colloca anche la recente partecipazione a Casertavecchia dell’Ordine degli Architetti con l’evento “La città che verrà” su invito di “Un Borgo di Libri / Settembre al Borgo 2020”. La condivisione è tanto più necessaria alla luce dei cambiamenti determinati dalla pandemia in corso, che ci portano a ripensare, riformulare e ricreare i rapporti socioculturali e quelli legati all’industria, al commercio e al lavoro in senso lato. Anche per questo abbiamo voluto fortemente, di volta in volta, la presenza di aziende partner come Colacem , D’Ambra showroom , Hidros. Tenendo in considerazione ciò, la rinascita del nostro territorio, fin troppo martoriato, deve rientrare in una programmazione e pianificazione con precisi obiettivi prioritari di ripresa che vadano ben oltre i confini regionali. L’architettura campana, attraverso il nostro breve itinerario in Terra di Lavoro (dal borgo di San Leucio alla tenuta di Carditello al Palazzo Ducale di Parete), è espressione di sinergie operanti da secoli pertanto è assolutamente indispensabile ricrearle affinché ci si possa riappropriare di nuovo dei primati di un “tempo” per vivere da protagonisti lo “spazio” attuale, qui ed ora.