Si aprono le danze della celebre festa di “Sant’Antuono”. L’intervista di Casertace al sindaco Cioffi

14 Gennaio 2019 - 08:06

MACERATA/PORTICO (Giuseppe Baia) – Un evento che nel corso degli anni ha acquisito una rilevanza straordinariamente crescente, al punto da poter essere a buona ragione ritenuto uno dei principali elementi del folklore campano e nazionale.

Stiamo parlando della celebre festa di “Sant’Antuono”, celebrata ogni anno a Macerata Campania e Portico, in onore di Sant’Antonio Abate.

La principale attrattiva di questa ricorrenza è senz’altro la sfilata per le vie del paese di grandi carri adornati e trasformati a regola d’arte, a seguito di un lavoro lungo e certosino, in veri e propri personaggi mitici (draghi, demoni, maschere fantastiche…), provenienti da diversi paesi limitrofi ed ognuno con un nome originale che lo distingue dagli altri. 

Sugli enormi carri si esibiscono fino a 50 musicisti di ogni età, che danno il via ad una vera e propria battaglia musicale, a colpi di percussioni su tini, botti e falci, coinvolgendo con la loro musica, talora ipnotica, l’enorme mole di appassionati che riempie le vie dei due paesi.

L’apertura delle danze, quest’anno, è prevista sabato 12 gennaio, ma i preparativi di natura sia burocratica che artistica per l’allestimento dei carri per la sfilata hanno avuto inizio con largo anticipo, già molti mesi fa.

Nell’imminenza della sentita manifestazione, abbiamo incontrato il primo cittadino di Macerata Campania, Stefano

Cioffi. 

Queste le sue dichiarazioni in esclusiva per CasertaCe:

Il fatto che l’evento sia diventato oggetto di studio alla facoltà di beni culturali dell’Università Luigi Vanvitelli è motivo d’orgoglio ed ovviamente ci responsabilizza ancor di più. 

L’apice del successo lo abbiamo raggiunto presentando al Senato della Repubblica un docufilm sull’evento, trasmesso da TV2000

Una festa che coinvolge così tante persone richiede senz’altro un’attenzione particolare per la sicurezza dei tantissimi appassionati provenienti da tutt’Italia, soprattutto alla luce dei drammatici avvenimenti di Torino e del concerto nella discoteca di Ancona.

Un ringraziamento particolare va a Don Rosario, sacerdote della parrocchia di San Martino vescovo, che tre anni fa richiese che ogni carro disponesse di assicurazione nominativa per ognuno dei partecipanti.

Purtroppo talvolta si è costretti ad intervenire e negare l’autorizzazione a sfilare a causa di trasgressioni  dei parametri di sicurezza. Lo si fa a malincuore, ma il nostro obiettivo principale è sempre l’assoluta sicurezza, anche considerando la presenza di numerosi bambini.

Il periodo di preparazione di questi aspetti, dunque, inizia circa con 5 mesi d’anticipo.

Aspetto fondamentale sarà la massiccia presenza di forze dell’ordine, che come consuetudine vigileranno via terra e anche dall’alto, avvalendosi dell’ausilio di droni.

Pochi giorni ci dividono, dunque, dall’inizio della kermesse. Non ci resta perciò che una breve attesa per goderci l’ennesima rappresentazione di uno spettacolo folkloristico di grande impatto, a testimonianza di una comunità fortemente legata a tradizioni ancestrali e strenua protettrice di un’importante identità culturale.