SINDACO E VICE ARRESTATI. Quando CasertaCe nel 2023 raccontava il pacco dono di Veronica Biondo, candidata FI alle Regionali, al pluripregiudicato Iannone
22 Ottobre 2025 - 13:59

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Come avete potuto notare da questa mattina, CasertaCe, che ha subito insulti, contumelie e querele da questi soggetti, aveva totalmente ragione. Al tempo pubblicammo anche le prove palmare con le pagine delle intercettazioni, quando era ancora lecito farlo, inserite negli atti della difesa di Pasquale Crisci, unico che fino ad ora sta pagando. Oggi, in questo revival del nostro lavoro su politica e camorra a Santa Maria a Vico, dobbiamo limitarci in una sintesi, modificando il testo di allora, pubblicato il 20 novembre 2023
SANTA MARIA A VICO – Prima di farvi leggere un approfondimento dedicato alla vicenda del giorno, ricordiamo che ai sei arrestati, – cui il sindaco Andrea Pirozzi, la vicesindaca Veronica Biondo, l’ex assessore Marcantonio Ferrara e il consigliere comunale Giuseppe Nuzzo, oltra a 2 esponenti del clan Massaro – sono contestati i delitti di scambio elettorale politico-mafioso e induzione indebita.
L’accusa centrale è un patto voto-favori: il clan avrebbe assicurato il sostegno nelle elezioni comunali del 2020 in cambio della promessa di appalti pubblici (come l’ampliamento del cimitero e la realizzazione di un forno crematorio), assunzioni pilotate e la riassegnazione di concessioni commerciali. Completano il quadro le accuse di rivelazione di segreti d’ufficio e favoreggiamento personale. Qui sotto, l’articolo del novembre 2023. Le intercettazioni, al tempo pubblicabili, sono state sintetizzate, riassunte, rispettando quanto previsto dal decreto Costa, discutibilissima legge sulla pubblicazione delle intercettazioni.
La seconda parte dell’articolo, dedicata al sindaco Pirozzi, la ripubblicheremo nelle prossime ore, per analizzarla in maniera più approfondita.
LE INTERCETTAZIONI. Alè, il sindaco Andrea Pirozzi promette senza vergogna due appalti “riparatori” ai fratelli Corvino di Casal di Principe. E la vice Veronica Biondo parla con Gennaro Iannone e gli spedisce un pacco dono – 17 Novembre 2023 – 09:56
SANTA MARIA A VICO (gianluigi guarino) – Prima di addentrarci nell’ultimo segmento, nell’ultima porzione della lunga intercettazione delle conversazioni tra il sindaco di S. Maria a Vico, Andrea Pirozzi e i due fratelli costruttori di Casal di Principe, Emilio e Pasquale Corvino, facciamo un piccolo intermezzo che può significare molto, ma anche poco.
In questo caso, ci devono soccorrere i cittadini di Santa Maria a Vico, perché devono essere loro a giudicare se sia normale, accettabile, come pure potrebbe essere, in considerazione delle cose di cui si parla, che la vicesindaca Veronica Biondo parli, anche lei intercettata, prima con la signora Caterina, cioè con la mogie del pluripregiudicato Gennaro Iannone, ormai in carcere da qualche tempo, dopo una retata coordinata dalla Dda di Napoli contro i narcotrafficanti della Valle Caudina e della Valle di Suessola e poi, direttamente, con lo stesso Gennaro Iannone. L’incastro temporale è quello dei primi mesi dell’anno 2021 e dell’ultimo mese del 2020. C’è, dunque, aria di campagna elettorale incombente, per le elezioni che poi si terranno nel successivo settembre.
Gennaro Iannone è pienamente aggregato alla squadra dell’amministrazione comunale in carica, com’è ampiamente dimostrato dalle intercettazioni, che CasertaCe ha fatto oggetto di un suo articolo pubblicato domenica scorsa (ovvero novembre 2023, CLICCA E LEGGI), nel quale si racconta di incontri in presenza, cioè diretti, cioè in carne ed ossa, tra il sindaco Andrea Pirozzi, l’assessore Marcantonio Ferrara, quello che ha raddoppiato i voti grazie all’accordo che egli stesso ufficializza con un tale “Raffaele”, che la Dda individua in Raffaele Piscitelli, iperpregiudicato detto “Il Cervinaro” e il citato Iannone, il quale parla in nome e per conto di Mimmariello, al secolo Domenico Nuzzo, il camorrista di rango più alto, al tempo libero, della camorra locale. Iannone fa parte dello staff e, alla presenza del sindaco Pirozzi, alla presenza dell’assessore Ferrara racconta loro la strategia per neutralizzare quel parente di Pasquale Crisci il quale tira calci da quando ha capito che non sarà candidato e che potrà essere ridotto tranquillamente a miti consigli con quei metodi che criminali incalliti come Nuzzo e Iannone ben conoscono e su cui non alludono neanche, al contrario, li esplicitano quasi, nei faccia a faccia con il sindaco.
Dunque, in questo clima di concordia, si capisce che il Iannone, che poi sarà assunto il successivo 28 agosto, riceve un dono, un pacco alimentare. La vicesindaca Veronica Biondo e la signora Caterina, in Iannone, prendono accordi, dopo che la prima ha dato tutte le spiegazioni richieste alla moglie di Gennaro Iannone. Lo stesso fa, direttamente con quest’ultimo. Il pacco alla fine arriva; non lo consegna la Biondo, che manda, invece, quello che nell’intercettazione che pubblichiamo in calce, prima di tutte le altre, riguardanti l’ultimo stralcio del confronto molto teso tra Pirozzi e i due costruttori casalesi Emilio e Pasquale Corvino, viene definito “un corriere”.