STORIE DALLA QUARANTENA. Da CASAGIOVE alla Lombardia gli adattatori per le maschere d’ossigeno. “Se serve, pronti ad aiutare CASERTA”

26 Marzo 2020 - 15:18

CASAGIOVE (luigi vincenzo repola) – Angelo, Pasquale e Renato sono dei ragazzi di Casagiove che hanno avuto sempre una passione per la tecnologia. Negli anni hanno deciso di divertirsi nella creazione di oggetti 3D, aprendo un piccolo laboratorio chiamato 3D Maker. Tutto nato come hobby, ma in questi giorni di emergenza sanitaria hanno deciso di mettere il loro lavoro a tempo libero a disposizione della collettività.

Dopo aver letto della notizia riguardante un gruppo di ingegneri che ha creato maschere per l’ossigeno utilizzabili dai pazienti in terapia intensiva usando delle maschere snorkeling, che Decathlon ha deciso di fornire gratuitamente, questi tre giovani si sono resi conto che anche loro avrebbero potuto dare il loro contributo e così è scattata dentro di loro la domanda: “Cosa possiamo fare per aiutare?”.

Renato, Pasquale e Angelo chiusi nelle loro case, diventate inevitabilmente succursali d’emergenza del loro laboratorio fai-da-te, hanno deciso di stampare gli adattatori necessari a trasformare queste semplice maschere da nuoto in attrezzatura sanitaria. Un importante aiuto, se si pensa che in poche ore già sono 10 i raccordi che sono stati inviati alla Isinnova, il gruppo di ingegneri che ha avuto la brillante idea e che si sta occupando di spedirli agli ospedali di Bergamo e Brescia.

Parlando con questi ragazzi ci si rende conto di quanta passione abbiano messo nello sviluppo di questo materiale. Inoltre, spiega Renato, altri 4 raccordi sarebbero pronti, ma prima di inviarli alla Isinnova, il gruppo di 3D Maker ha deciso di aspettare qualche giorno, per capire se dall’ospedale di Caserta dovesse arrivare la richiesta di questo piccolo pezzo dalle importantissime funzioni. Un’attenzione, quella di Renato Manco, Pasquale Pizzini e Angelo Ianniello, dedicata proprio all’ospedale del capoluogo di provincia e che non possiamo fare altro che apprezzare.

I ragazzi tre di Casagiove hanno recepito e messo in pratica i due messaggi che arrivano dagli esperti e dal governo: isolamento e e solidarietà. Perchè se restiamo in casa e restiamo uniti vinceremo la battaglia contro il coronavirus.