Strangola la madre e poi confessa, per il giudice è incapace di intendere e di volere: ASSOLTO
18 Marzo 2024 - 11:27
L’omicidio presso l’abitazione di famiglia lo scorso 14 novembre
CAPODRISE – Assoluzione perché il fatto non costituisce reato per Francesco Plumitallo, 30enne, finito sotto processo per l’omicidio della madre Patrizia Lombardi Vella detta Rosa di 55 anni, da lui strangolata, il 14 novembre scorso a Capodrise. È quanto disposto dalla Corte d’Assise del tribunale di Santa Maria Capua presieduta da Roberto Donatiello, che oltre alla formula assolutoria ha disposto la misura di sicurezza della custodia in una Rems per la durata di 2 anni.
I difensori gli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo nella loro arringa hanno chiesto l’assoluzione dell’imputato poiché ritenuto incapace di intendere e di volere al momento del fatto e il trasferimento di Plumitallo in una Rems. Richiesta quindi recepita dall’Assise. Durante l’incidente probatorio venne sentito il perito del giudice, lo psichiatra Raffaele Sperandeo, poi il consulente della difesa Giovanni D’Angelo e ambedue conclusero che Francesco era completamente infermo di mente al momento dei fatti perché affetto da schizofrenia. A chiedere la perizia – durante l’udienza di convalida – erano stati i difensori di Plumitallo, gli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo. Plumitallo attualmente si trova ristretto nell’articolazione psichiatrica del carcere di Santa Maria Capua Vetere.