TENTATA STRAGE FAMILIARE. Prova ad avvelenare mamma e fratelli con polveri e detersivi nei cibi: RESTA IN CELLA

22 Marzo 2024 - 11:45

La donna insospettita dagli atteggiamenti del 35enne ha installato delle telecamere in casa per monitorare le sue mosse. Sequestrato anche un fucile

VITULAZIO – Convalidato l’arresto per A.D.R. il 35enne, affetto da disturbi mentali, resosi responsabile in plurimi episodi del tentato avvelenamento nei confronti della madre e dei fratelli.

L’ultimo episodio, in ordine di tempo, che ha fatto scattare la denuncia con conseguente misura cautelativa nei confronti del 35enne, si è registrato il 17 marzo quando i querelanti sorprendevano il figlio mentre spruzzava del detersivo sul cibo a loro destinato.

E’ stato così che la madre ha scoperto un vero e proprio laboratorio realizzato dal figlio nella soffitta della loro abitazione, con tanto di ampolle e barattoli in vetro contenenti polveri di vario colore, l’ha indotta ad installare, all’interno della cucina, delle telecamere a circuito chiuso attraverso le quali, il 15 marzo scorso, ha osservato il figlio mentre aggiungeva della polverina bianca nella pentola del cibo e su una penna da lei normalmente utilizzata.

Durante il suo racconto è emerso che, anche negli anni passati, la era stata vittima di aggressioni da parte del figlio che, in circostanze diverse, l’aveva colpita con pugni al volto e con una testata. Ed ancora di recente aveva minacciato di accoltellarla e di sparargli contro con una carabina a molla in suo possesso, munita di silenziatore artigianale e munizionamento composto da pallini in ferro.

A seguito della denuncia i carabinieri si sono recati presso l’abitazione dove hanno acquisito i filmati estratti dalle telecamere e sequestrato la carabina e le polverine presenti nel laboratorio artigianale, che verranno sottoposte ad analisi per stabilire la loro tossicità.

Per il 35enne, difeso dagli avvocati Michela Gravino e Emilio Maddaluna, il gip Emilio Minio del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha convalidato l’arresto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia e minacce.