SPRECO E VERGOGNA. Nell’ospedaletto di CASERTA utilizzabili solo 14 posti di rianimazione COVID su 24 previsti. Buttati 2 milioni e l’ospedale è costretto spenderne oltre un milione fuori sacco

1 Dicembre 2020 - 18:10

Stando a quello che emerge dalla delibera, gli spazi sono troppo risicati e dunque l’azienda ha dovuto fare un altro approvvigionamento per compensarli all’interno della propria struttura. Questi soldi furono appaltati la scorsa primavera dalla regione Campania e sono serviti praticamente per la metà dei posti per i quali erano stati appostati. Per cui, un’operazione da due milioni è finita per costarne quasi 3 e mezzo

CASERTA (l.v.r.) – Per capire cosa ci sia scritto nella delibera numero 424 del direttore generale dell’ospedale di Caserta, datata 25 novembre 2020, bisogna fare un passo piccolo passo indietro. Dobbiamo arrivare fino al 19 maggio scorso, quando il governo emana il decreto legge numero 34, noto come Decreto Ristori. All’interno di questo vengono rilasciate disposizioni per il riordino della rete ospedaliera in relazione all’emergenza covid. In parole povere, vengono stanziati fondi per sanità necessari a contrastare il coronavirus. Ed è proprio grazie ai suddetto fondi provenienti da questo Piano che l’ospedale di Caserta ha potuto richiedere due nuove ambulanze necessarie al trasferimento di pazienti covid dal valore di 236 mila euro e ben 12 posti letto di terapia intensiva covid.

Una buona notizia, se non fosse che nel mese di marzo di quest’anno, la

regione Campania spende 2 milioni e 265 mila euro per l’installazione di un ospedale prefabbricato dedicato ai pazienti di rianimazione affetti da coronavirus nel parcheggio dell’ospedale di Caserta. Come probabilmente tutti ricordano, queste nuove postazioni vengono annunciati in pompa magna, con tanto di presenza del governatore De Luca sul cantiere. I posti letto di terapia intensiva nel modulare dichiarati sono 24 ma, nella realtà, non lo saranno mai. Attualmente, sono circa 13 i pazienti su 24. E il problema è che non potrebbero essercene tanti di più poiché, come vi abbiamo raccontato anche noi di Casertace, assieme a diverse inchieste giornalistiche nazionali, il limite massimo di pazienti ospitabili è di 14, considerati gli spazi ristretti tra un letto e l’altro che rendono impossibile raggiungere il numero richiesto. In pratica è un reparto Covid ma dimezzato.

Da quando vi stiamo raccontando la storia dell’ospedaletto casertano, l’impressione che abbiamo avuto in testa è quella di un grave spreco di denaro pubblico. Sono stati costruiti in fretta e furia non senza problemi e poi inutilizzati per mesi, sono costati più dei 2 milioni e duecento mila euro stanziati all’inizio, considerando anche tutte le spese accessorie di mezzi e di personali necessarie al funzionamento di questi posti di degenza, e come se non bastasse, sui 24 posti annunciati, sono 14 solo quelli attivabili. E allora, forse questa nostra impressione non era poi così sbagliata considerando il fatto, acclarato dalla delibera che troverete qui in basso, che l’ospedale di Caserta stia cercando di approvvigionarsi di ulteriori 12 posti letto di terapia intensiva covid dal valore di 1 milione 325 mila 890 euro. Cifra enorme che va ad aggiungersi agli oltre 2 milioni spesi dalla regione Campania. E siamo a 3.354.850 euro spesi per i soli posti letto di terapia intensiva covid a Caserta.

A questo punto, non può essere solo definita una teoria, ma è reale che almeno un milione di quanto speso dal governatore De Luca per avere questi ospedaletti si può considerare completamente buttato.

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