Terrore e ladri nel quartiere Santa Reparata, razziata l’abitazione di ex commerciante di articoli per la scuola
12 Febbraio 2025 - 10:40
![](https://casertace.net/wp-content/uploads/2025/02/Viale-Santa-Reparata-furto-2.jpg)
L’appello politico: Portate in Consiglio la questione dell’invasione di malviventi. Servono maggiori controlli. Senza escludere le frazioni. Fate presto.
TEANO (Elio Zanni) – Teano sempre nelle mani dei topi d’appartamento. Si apprende solo ora di un’altra abitazione devastata e saccheggiata nell’ormai «famigerato» quartiere Santa Reparata: prima periferia urbana di Teano ad edilizia residenziale, sulla via per Roccamonfina. La famiglia presa di mira è quella del signor G.V., persona stimata e che conoscono tutti, ex commerciante di articoli per la scuola con mitico negozio lungo il corso principale del centro. I ladri, sempre «super informati», hanno approfittato dell’assenza momentanea dei legittimi proprietari (marito e moglie), per penetrare nell’appartamento e mettere tutto a soqquadro. Rubati contanti, monili in oro e oggetti di valore. Le vittime di turno erano assenti, perché invitati a una festa di compleanno. Ma chi poteva sapere?
Ma come facevano i malviventi a conoscere questo dettaglio dell’assenza per la partecipazione a una festa? E ci sono domande ancora più inquietanti. Nei giorni precedenti il raid avevano forse osservato il palazzo da lontano (lo stesso stabile nel quale è stato consumato – e nello stesso giorno – il furto ai danni dell’ex Assessore di Teano Vincenzo Tranquillo), oppure hanno tenuto d’occhio direttamente i componenti della famiglia? Sono pensieri e dubbi da far venire la pelle d’oca; questo è vero. Ma pur non volendo creare allarmismo, bisogna parlarne. È necessario prendere coscienza dello stato dell’arte della sicurezza pubblica a Teano. Sì, perché, se davvero le forze dell’ordine brancolano nel buio non è detto che i cittadini debbano farsene una ragione, rassegnarsi e farsi derubare anche delle mutande, prima di chiedere e ottenere per vie istituzionali, politiche e civili, che si adottino severi provvedimenti contro i sempre più frequenti episodi delinquenziali e furtivi.
Basta scendere in strada per sentire le voci della gente che auspica un intervento a livello amministrativo locale, in specie da parte dei gruppi consiliari di minoranza verso la silente maggioranza e gli incravattati e super-scolarizzati vertici dell’Ente comunale. Per fare cosa? Semplice: sollecitare interventi a Teano da parte della Centrale operativa di Capua, del Comando generale di Caserta, chiamando e parlando nell’immediato e direttamente (come hanno già fatto altre città del circondario) col Prefetto. Si registra qualche esempio di sollecitazione minoranza-maggioranza a meta del 2024, con il batti e ribatti del Gruppo SiAmo Teano sulla necessità di riattivare il sistema di videosorveglianza.
Ora, a parte che le frazioni di Teano ne sono sprovviste, in attesa del miracolo, quello che accade è sotto gli occhi di tutti. Ormai non esiste più persona a Teano che non abbia intuito che dietro a questi furti possano esserci uno o più basisti, ossia «insospettabili» che raccolgono e passano informazioni sulla vita privata di quelle che sono destinate ad essere le nuove famiglie e le persone singole da depredare. Servono indagini, anche di tipo tradizionale, non solo le bellissime sfilate in grande uniforme durante le manifestazioni pubbliche.
Occorre scoprire chi sono questi «basisti», queste spie e questi mandanti? Dove si nascondono? Sotto quali mentite spoglie girano per le strade? Quali possono essere i loro metodi di raccolta delle informazioni e dove si trovano i loro punti di osservazione fisici, a parte i social, della vita quotidiana dei teanesi? In molti casi non ci vuole la zingara… Basterebbe essere fattivamente presenti nel tessuto sociale della comunità. Non sono sufficienti i salamelecchi tra rappresentanti le istituzioni via Facebook, su profili chiusi. Noi ci stiamo ponendo queste domande scomode, ma se le stanno ponendo alla stessa stregua anche i signori politici locali e nella stessa sfera i preposti alla sicurezza pubblica? Se la risposta è sì, ci fa piacere, anche se non ce ne siamo ancora accorti.