TOGHE, SOTTANE & DIVISE. Il giudice ha deciso: il maresciallo in pensione non è più il rappresentante del comitato Madonna di Casaluce. Ecco come andrà la processione del 15

13 Giugno 2022 - 10:50

CASALUCE/AVERSA – Non c’ è dubbio che questa vicenda abbia contrariato non poco, soprattutto quando CasertaCe l’ha rivelata. Il vescovo di Aversa Angelo Spinillo, al punto da indurlo a uscire allo scoperto con un comunicato senza precedenti, con il quale  detta regole rigidissime per le costituzioni dei comitati per i festeggiamenti religiosi e per le modalità di svolgimento delle processioni.
Stamattina, il tribunale di Aversa ha apposto, a questa storia, il suo sigillo.
Il maresciallo in pensione Giuseppe Carione non é più il presidente del Comitato festeggiamenti della Madonna di Casaluce.
La vicenda è chiusa perché questo è il responso della sezione del tribunale di Aversa – Napoli Nord presieduta dal giudice Arminio Salvatore Rabuano.
Il dispositivo è stato depositato pochi minuti fa e dà riscontro, respingendola, alla domanda posta al tribunale, a cui si era rivolto il sottufficiale in pensione della Guardia di Finanza ed ex presidente del comitato festeggiamenti della Madonna di Casaluce in un suo ricorso d’urgenza contro il provvedimento di cancellazione dello stesso comitato dal registro dell’Agenzia delle Entrate da parte del parroco, don Michele Verolla rettore del Santuario Santa Maria ad Nives di Casaluce qualche mese fa.
In questo quadro, il 15 giugno prossimo la prevista e consueta traslazione della statua della Madonna dalla Chiesa di Casaluce alla Chiesa Madre Cattedrale di Aversa, com’è tradizione secolare, sarà organizzata, gestita e coordinata dal parroco e non da Giuseppe Carione.
Dopo una lunga battaglia giudiziaria tra il prelato e il militare in congedo, a vincere è stato il sacerdote, che ha schierato un pool di avvocati esperti nel campo del diritto canonico: l’avv. Roberto Santoro, civilista e presidente della Camera civile sammaritana, l’avv. Gaetano Crisileo penalista e cultore di ricerca in diritto ecclesiastico presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Vanvitelli, il prof. Federico Gravino dottore di ricerca e docente di diritto canonico presso la stessa università, il professore e sacerdote, don Gennaro Fusco dottore di ricerca nella cattedra di Diritto Ecclesiastico e Canonico al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Vanvitelli e Difensore del Vincolo presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale di Napoli , esperto e riconosciuto studioso nella materia canonica: tutti sotto la supervisione del loro titolare di cattedra il professor Raffaele Santoro Ordinario di diritto canonico e di diritto ecclesiastico presso lo stesso Ateneo.
Ora il maresciallo Carione si dovrà arrendere e dovrà deporre le “armi”. Nel caso in cui, infatti, dovesse firmarsi come presidente delegato del Comitato incorrerebbe in un reato penale e rischierebbe, conseguentemente, una denuncia per usurpazione di titolo e non solo.
Non era bastata la nota del Vescovo di Aversa, Spinillo, indirizzata questa volta personalmente al Carione e nella quale Spinillo aveva chiarito che è sempre il Parroco pro tempore a gestire i comitati. È stato necessario addirittura il provvedimento di un magistrato per fermarlo.
Di recente, in un incontro con i mass media, il Vescovo Spinillo aveva ribadito e chiarito una nota in materia del 2013 della Conferenza Episcopale Regionale Campana e si era espresso in questi termini :
“Le norme incidono in particolare sulla formazione del comitato organizzatore, sulle offerte ma anche sulla processione vera e propria. Il Comitato deve essere presieduto dal parroco ed ha durata limitata all’organizzazione della festa. In nessun modo un Comitato per sua natura temporaneo e occasionale può essere trasformato in associazione che abbia caratteristiche di stabilità e un proprio codice fiscale”.
Il Giudice presidente dott. Rabuano ha emesso la sua decisione in sintonia con questa linea in quanto un comitato non é assolutamente un’associazione e non può munirsi di codice. Concetti articolati a loro volta nella lunga memoria degli avvocati del parroco.
Restano comunque in piedi le denunce, già presentare dal parroco contro il maresciallo Carione, per diverse ipotesi di reato.
Anche in questo caso il sacerdote ha dato incarico agli avvocati penalisti Raffaele e Gaetano Crisileo di assisterlo per conto proprio e del Santuario Santa Maria ad Nives di Casaluce. Queste denunce hanno aperto altri procedimenti penali, pendenti presso il Tribunale di Aversa – Napoli Nord.
Il pubblico ministero delegato, titolare dell’indagine penale a carico del Carione, ha delegato la polizia giudiziaria per compiere ulteriore attività investigativa.

 

 

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