TUTTI I NOMI. Continuate così, tanto godete di impunità naturale. Altra infornata di assunti nel Consorzio Idrico dei 200 milioni di euro di debiti 

30 Gennaio 2019 - 19:14

CASERTA (g.g.) – Ci rendiamo conto che, al netto dei ricoverati in ospedale, per ora, non ha cenato nessuno e dunque, affrontare certi argomenti può essere deleterio per l’appetito e anche per il nesso di nausee ad alta probabilità di vomito, però, che dobbiamo fare: queste cose succedono e noi, avendo raggiunto un piano di rassegnazione di fronte all’impunità ormai conclamata di queste persone, mai toccate da un’indagine giudiziaria o, perlomeno, da una della corte dei conti, facciamo il nostro dovere.

Perché apprendere che il Consorzio idrico, la punta avanzata di tutte le centrali dello spreco e di questa provincia, una vera e propria orgia di quattrini ingoiati dal vorace e insaziabile appetito clientelare dei politici nostrani, ha già assunto tre persone e si prepara ad assumerne altre due, badate bene, nello staff. Tutto ciò offre due strade: o entri in clandestinità e ti metti a tirar bombe oppure avendo noi il dna liberale e libertario con il carattere identificativo della non violenza, denunci, denunci e denunci ancora. Sapendo che abbai alla luna ma pacificandoti ogni giorno con la tua coscienza.

Al momento gli assunti sono una tripletta del consigliere regionale Giovanni Zannini, trattasi infatti di Costanza Esposito, proveniente dalla Valle di Suessola, da tempo collaboratrice della segreteria di Zannini in consiglio regionale, di Francesco Gagliardo, il quale è in grado di offrire un sottile piacere a Zannini perché gli permette di inserire un cuneo all’interno di Sessa Aurunca, autentica roccaforte di Gennaro Oliviero il quale, sulla sanità, non fa mettere scopa a nessuno. Inserendo, invece lui, professionisti di Mondragone, vien compensato, attraverso la concessione a Zannini di sistemare persone nella sua area. Stesso discorso vale per il terzo assunto, Giovanni Innnocenti. Questi ci sorprende un po’ perchè sapevamo, forse ci sbagliavamo, che di professore facesse l’imprenditore e che fosse titolare di una concessionaria d’auto. Giovanni Innocenti è un consigliere comunale di Aversa e che, inseme a Rosario Capasso, il cui oggi non flirta più, ha operato quel ribaltone che ha permesso al sindaco De Cristofaro di sopravvivere quando la maggioranza uscita dalle urne e delegata al governo della città dal popolo sovrano, maggioranza no n l’è stata più dopo l’epurazione di noi aversani.

La clientela, intesa di promozione di persone, che poi hanno la funzione di schierarsi nelle truppe che dovranno andare a caccia di voti ai politici che li hanno “piazzati” non ci piace. Ma il problema fondamentale non è questo. L’immoralità è costituita dal fatto che ogni consorzio, subissato e subissato di debiti, inchiodato al muro da una denuncia dall’allora presidente del Collegio dei Revisori dei Conti che ha messo nero su bianco una decina di notizie di reati, continua sfacciatamente a caricare di debiti un ente pubblico e che poi la stessa regione Campania che con De Luca avalla queste cose a dover ripianare. Ovviamente con i soldi di tasse e imposte attinti, come una vera e propria depredazione, dalle tasche dei cittadini.