TUTTI I NOMI. Falsi matrimoni e cittadinanza italiana facile: sono 14 gli imputati

7 Novembre 2023 - 12:41

MONDRAGONE – L’inchiesta fa luce sul fenomeno dei matrimoni di comodo tra immigrati e italiane compiacenti finalizzati a favorire l’ingresso e la permanenza illegale dei primi in Italia.

L’inchiesta portata avanti dal pubblico ministero Marina Mannu ha portato al rinvio a giudizio per Hicham Metrche, 43 anni, Abdelilah Boulahrouf, 30 anni; Davide Marino, 23 anni e Mohammed Hambi, 42 anni, tutti residenti a Mondragone; Daniele Rizzi, 26 anni, Cosimo Imperatore, 27 anni, entrambi di Cellole; Amal Maslouh, 34 anni, di Nuoro 24 anni; Bouameu Bouzid, 29 anni; Siham Dress, 26 anni; Roberta Marino, 23 anni; Achraf Bouyes, 29 anni; Maria Rita Strazzi, 60 anni e Oumaima Chmaiti, 29 anni, tutti di Mondragone.

Il processo vedrà la celebrazione della prima udienza a dicembre presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Dopo le nozze, la coppia, con la complicità dei testimoni presenti al rito civile, si presentava all’ufficio immigrazione per depositare l’atto che attestava la finta convivenza. I fatti risalgono al periodo che va tra il 2017 ed il 2018.

Cinquemila euro per ogni matrimonio fasullo la «tariffa» che l’organizzazione elargiva ai soggetti che si prestavano a fare da marito o moglie per un giorno, ma ci sono anche solo tentativi per il rifiuto delle persone contattate.

Finti anche i testimoni di nozze che a turno si presentavano presso il Comune, traendo in inganno l’ufficiale di Stato
Civile: in questa inchiesta che è solo la tranche di una più estesa, i fatti si riferiscono ad episodi accaduti tra Cellole e Sessa Aurunca da residenti del litorale domizio.

Ma anche a Caserta, dove in un paio di occasioni sono state presentate pratiche all’ufficio immigrazione della Questura con dichiarazioni mendaci.