VOTI COMPRATI A CASERTA. Schede elettorali fotografate, vecchietti accompagnati ai seggi. Ecco il “sistema Capone”

7 Febbraio 2019 - 09:33

CASERTA – Si rivolgevano tutti alla ditta della moglie di Giovanni Capone, la Clean Services, per l’affissione dei manifesti delle elezioni. E’ lo scenario tracciato nell’ordinanza che ha portato all’arresto di 17 persone. Si trattava di una vera e propria macchina organizzativa che seguiva tutto il percorso elettorale. In alcuni casi gli anziani sono stati accompagnati di forza a votare e le schede, a riprova del voto ottenuto, sono state fotografate con lo smartphone.

Insomma, le consultazioni elettorali per l’elezione del Consiglio Regionale del 31 maggio 2015, secondo l’accusa formulata dai magistrati, sarebbero state caratterizzate dall’affissione dei manifesti imposta ai candidati e condizionando il voto, orientandolo a favore degli aspiranti consiglieri regionali disposti a versare somme di denaro, buoni pasti e buoni carburante.