ZONA ROSSA A MARCIANISE. Opposizione: valutiamo il ricorso al Tar contro l’ordinanza

28 Ottobre 2020 - 16:00

MARCIANISE“Vogliamo visionare la relazione dell’Asl che ha dato il via all’iter per l’imposizione da parte della Regione della zona rossa a Marcianise. Per questo chiediamo un consiglio comunale ad hoc, per poi valutare un eventuale ricorso al Tar contro l’ordinanza regionale”.

È la richiesta dei nove consiglieri di opposizione del Comune di Marcianise, che da giorni contestano la decisione della Regione.

Il livello di progressione della malattia a Marcianise – spiega uno dei firmatari della richiesta, il consigliere Alessandro Tartaglione della lista Terra di Idee-Articolo Unoè più basso rispetto ad altri comuni del Casertano, basta leggere i numeri che l’Asl pubblica tutti i giorni, per cui non capiamo perché sia stata dichiarata la zona rossa a Marcianise e non in altri centri che hanno un rapporto più alto tra contagiati e residenti. Questa decisione arreca danni enormi al tessuto economico-produttivo della città, oltre che ai normali cittadini. Credo che sia giusto che di queste situazioni si discuta in Consiglio, anche per parlare di eventuali misure a sostegno dei commercianti, come l’esenzione per i prossimi mesi dal pagamento di imposte comunali”.

Attualmente a Marcianise i positivi sono 303 su una popolazione di poco meno di 40mila abitanti; numeri destinati a crescere, anche se dall’Asl segnalano che nelle ultime 48 ore c’è un stato un calo di contagi a Marcianise, mentre Orta si è mantenuta costante. Il dato di Marcianise è più o meno lo stesso che si registra negli altri centri maggiori della provincia, come il capoluogo Caserta (317 casi) e Aversa (306), ma qui la popolazione, superiore di numero a Marcianise, è spalmata su un territorio più ampio;

“a Marcianise – spiegano dall’Asl – c’è maggiore densità abitativa e un rischio più elevato di contagio”.

Intanto il vice-sindaco di Marcianise Tommaso Rossano (il sindaco Antonello Velardi è in isolamento fiduciario) ha emesso un’ordinanza che vieta il transito sia pedonale che veicolare, in modo da scoraggiare altre eventuali manifestazioni, dopo quelle di lunedì sera e di ieri, cui hanno preso parte tanti commercianti. “Un’ordinanza che non serve – dice Tartaglione – c’è già quella regionale che vieta spostamenti, se non motivati”.