LE FOTO. I droni delle forze dell’ordine sul Rio Lanzi. Prelevati campioni dell’acqua melmosa

24 Aprile 2024 - 16:21

Il collega giornalista Salvatore Minieri, dopo aver raccolto alcune provette con il fluido nero ha sporto denuncia per inquinamento ambientale alla Stazione dei Carabinieri di Sparanise

SPARANISE – Sono iniziati da qualche giorno controlli e riprese video della zona del Rio dei Lanzi, tra i comuni di Sparanise e Calvi Risorta, segnalata per acque completamente inquinate e dense di fanghi di probabile origine industriale.

L’uso di alcuni droni delle Forze dell’Ordine e interventi via terra delle Autorità di Bacino sono stati messi in atto per risalire all’origine della vasta fonte inquinante che ha completamente devastato il grande corso d’acqua.

Il Rio dei Lanzi, innestandosi sul fiume Savone, scende direttamente nelle aree costiere tra Mondragone e Castel Volturno portando il suo terribile carico di veleni nelle acque marine casertane.

Nei giorni scorsi, dopo anni di silenzio, il giornalista Salvatore Minieri aveva registrato dei video (CLICCA QUI) nei quali prelevava campioni d’acqua dal corso fluviale casertano: quello che usciva dal letto del Rio dei Lanzi, si è subito capito, non era acqua ma una sostanza maleodorante, nera e melmosa che – a pochi metri – emanava un terribile puzza di probabile origine chimica.

Minieri, dopo aver raccolto alcune provette con il fluido nero ha sporto denuncia per inquinamento ambientale alla Stazione dei Carabinieri di Sparanise.

Poche ore dopo sono iniziati i controlli volti a individuare la fonte del pesantissimo carico di fanghiglia e liquidi scuri che ha completamente invaso il letto fluviale.

Da mesi, i residenti della zona sono costretti a vivere con porte e finestre chiuse a causa dei miasmi insopportabili, provenienti proprio dalle zone a ridosso del Rio dei Lanzi.