Giornate molto tese e meccanismi iper condizionati dalle molte variabili possibili

5 Aprile 2018 - 00:00

MADDALONI (g.g.) Ha lasciato il segno, molti di più di quanto si potesse pensare, l’iniziativa assunta da Bruno Cortese, che ha telefonato nei giorni scorsi ad Angelo Campolattano per chiedere un incontro con il Pd.

Ovviamente, l’hanno presa male coloro i quali dal Pd si sono staccati in aperta contestazione con il nuovo gruppo dirigente che fa fondamentalmente riferimento al citato Campolattano e ad Enzo Santangelo.

Bruno Cortese, il quale ascolta molto come super consigliere l’ex assessore ai lavori pubblici Angelo Schiavone, vuole lavorare da solo nella determinazione dei confini primetrali della sua coalizione. Ovviamente nel momento in cui lui si muove in questa maniera, chi nel pd c’è stato e tutto sommato c’è ancora suppur da posizioni dissidenti, preferisce farla lui la trattativa. E’ il caso di Razzano e di Reitano, i quali dovrebbero solo riallacciare i rapporti con i consiglieri regionali del partito.

Della serie: caro Cortese, se ci vuoi trattare da solo col pd, allora ci andiamo a parlare noi. Insomma, alta tensione, situazione tesa. Prossimo appuntamento la riunione tra De Filippo e le liste che lo hanno sostenuto l’anno scorso.

Argomento all’ordine del giorno, la possibile convergenza con una lista dei democratici (Campolattano e Santangelo), ma senza il simbolo ufficiale del partito.