Emerge dall’ultima inchiesta
3 Aprile 2018 - 00:00
FRIGNANO – Nell’inchiesta che ha fatto luce su due associazioni per delinquere, una guidata da Vincenzo Ferri, 38 anni di Frignano e l’altra da Guglielmo Di Mauro, 45 anni di Frignano, emergono nuovi particolari. I prelevatori del denaro erano disoccupati ai quali rimanevano 2 o 300 euro a settimana a fronte delle centinaia di migliaia di euro provenienti dalle cartiere che confluivano sui loro conti correnti. Solo per fare un esempio Angelo Capaccio, 36 anni, di Frignano e sottoposto ad obbligo di dimora, era formalmente intestatario di due società la Edil Gioia e la Edil Moviter. Capaccio ha subito un transito di denaro altissimo sui suoi conti correnti, 447.697 euro.
“Attualmente sono dicoccupato. In passato ho svolto l’attività di muratore – racconta Angelo Capaccio – Le scritture contabili delle due società di cui sono rappresentante sono tenute da Marcellino Santagata. Santagata mi propose un lavoro da 50 euro al giorno. Tale lavoro consisteva nell’effettuare prelievi di denaro contante presso gli uffici postali e per gli importi da lui indicati. Accettai tale offerta e mi recai con Santagata presso il notaio, di cui non ricordo il nome ma ricordo di essere andato a Santa Maria Capua Vetere. Dopo aver ricevuto l’accredito di denaro sui conti correnti Santagata mi indicava gli importi da prelevare allo sportello, somme che restituivo a Santagata trattenendo per tale prestazione 50 euro“.