CASERTA. Parla il presidente del Moto Club: “Vi racconto il motociclismo casertano e i problemi di chi viaggia sulle due ruote in città e in provincia”
24 Luglio 2021 - 16:00

CASERTA (p.m.) – Continuano le nostre interviste sui problemi della circolazione stradale nel capoluogo e nella provincia, specie in relazione ai numerosi incidenti che vi si verificano con un elevato numero di mori e feriti, i quali tuttavia sembrano rimossi dalla coscienza sociale e collettiva. Abbiamo già ospitato il presidente dell’ACI di Caserta. Oggi incontriamo con piacere il presidente del Moto Club Caserta, Giuseppe Leonetti, il quale, oltre a svelarci un mondo, quello del motociclismo casertano, inaspettato e sconosciuto ai più, svolge alcune importanti ed utili considerazioni proprio sul tema della sicurezza stradale.
CasertaCe: Presidente Leonetti, vuole illustrarci, introduttivamente, quali sono le finalità del Moto Club Caserta, com’è organizzato, quanti aderenti conta e quali ne sono le attività sociali ?
G. Leonetti: “La finalità principale è quella di offrire agli appassionati di moto e di discipline sportive collegate al mondo delle moto tutta una serie di servizi. In
CasertaCe: Quali sono le principali problematiche che incontrano i motociclisti nella circolazione in città e nella provincia?
G. Leonetti: Purtroppo ed innanzitutto quelle che un po’ caratterizzano il mondo della moto in tutta la Penisola: un atteggiamento di prevenzione e di sfiducia da parte delle istituzioni e del sentire comune che appare, allo stato, assolutamente ingiustificato; il numero degli incidenti in moto ed ancor più di quelli letali o gravi ha subito una drastica e costante riduzione e tanto anche e soprattutto per una costante attività di sensibilizzazione e responsabilizzazione da parte degli addetti ai lavori, tra cui appunto i moto club, con una attenzione speciale all’utilizzo, sempre più incoraggiato, di abbigliamento tecnico e di mezzi di protezione, che sta trovando sempre più riscontro tra i motociclisti. Anche se poi, in verità, i problemi che si incontrano circolando in moto sono legati principalmente al mancato rispetto da parte delle altre categorie di utenti della strada ed alla considerazione, purtroppo diffusa, che i motociclisti siano figli di un dio minore; basta esaminare la casistica dei sinistri stradali che vedono coinvolti motociclisti per comprendere come, nella maggior parte dei casi, la responsabilità del sinistro sia addebitabile ad una condotta imprudente ed incurante della presenza della moto sulla strada da parte del conducente di un altro tipo di veicolo.
CasertaCe: Abbiamo l’impressione che i centauri siano la meno considerata tra le categorie degli utenti stradali. A Caserta, le automobili hanno una infinità di possibilità di parcheggio, con stalli liberi e a pagamento in numero molto superiore alla domanda. Anche alle biciclette vengono dedicate sempre più ciclovie. Per moto e ciclomotori ci sono pochissimi spazi di sosta e fermata destinati, spesso inutilizzabili perché occupati abusivamente da altri mezzi. Qual è il suo giudizio?
G. Leonetti: Io penso, purtroppo, che queste situazioni siano un po’ la misura della civiltà di una società e che, in quanto a questo, Caserta abbia molto da recuperare e da farsi perdonare da una categoria assolutamente bistrattata come quella dei motociclisti, incentivando e favorendo, come avviene in realtà territoriali ben più civili ed organizzate, la mobilità su due ruote, consapevoli che potrebbe essere, ove naturalmente ben disciplinata e controllata, la soluzione agli enormi problemi di circolazione della nostra città.

Un gruppo di soci, giovani e giovanissimi, del Moto Club Caserta in posa per una foto ricordo
CasertaCe: Le politiche della mobilità cittadina e quelle rivolte a favorire l’uso dei motoveicoli per gli spostamenti in ambito urbano in quanto più rapidi e di minore impatto ambientale vi soddisfano e che cosa si può fare?
G. Leonetti: Non possiamo essere soddisfatti di politiche che di fatto non ci sono… qualche timido passo in avanti è stato fatto con la attivazione di un esperimento di mobilità elettrica su monopattini ma onestamente ci sembra un po’ poco e, peraltro, fattore scatenante di tutta un’altra serie di problemi , ove, come è avvenuto, non inserito in una strategia complessiva e consapevole di disciplina e studio della mobilità urbana.
CasertaCe: La mancanza di controlli sul traffico in genere incentiva la guida irresponsabile per la certezza dell’impunità che si induce nei conducenti. A Caserta il fenomeno a noi sembra eclatante, con macchine che imboccano le strade contromano, che compiono manovre spericolate, che parcheggiano ovunque senza remore, compreso il parcheggio abietto sugli scivoli per i disabili. Da poco si è aggiunta, al catalogo, la guida avventata dei monopattini elettrici. L’uso del cellulare mentre si manovra e la violazione dei limiti di velocità sono quasi la norma. In tale contesto, gli incidenti stradali mortali e con feriti gravi e meno gravi sono quotidiani. Le scorse settimane, a San Nicola la Strada, una giovane mamma con la sua bambina sono state travolte sulle strisce pedonali, quelle che dovrebbero garantire la sicurezza dei pedoni. La donna è morta, la figlia è viva per miracolo, l’investitore è stato un minorenne alla guida di una minicar. I casi di persone investite nell’attraversamento della strada da una vettura in fase di sorpasso di quella fermatasi per dare il passo sono frequentissimi. Non è questo un quadro preoccupante che dovrebbe richiamare tutti alle proprie responsabilità e che ruolo possono svolgere associazioni come la sua?
G. Leonetti: Lei ha centrato il cuore del problema, su cui, noi, come associazione, in ogni occasione, non possiamo fare a meno di puntare il dito. Le regole, senza chi le fa osservare, perdono qualsiasi efficacia… Il clima che, in talune condizioni, si verifica sul territorio cittadino è, senza tema di esagerare, da Far West, senza alcun controllo e, soprattutto, senza alcun timore di una possibilità di controllo, coscienti, da parte di minoranze di utenti incivili della strada, della rigorosa ed assoluta impunità e ciò anche in pieno centro della città. Questo è un bubbone che va rimosso, mediante la sinergia e lo sforzo congiunto di tutti gli assetti istituzionali interessati, a qualsiasi livello e, si badi bene, senza guardare in faccia a nessuna categoria, ivi compresa quella dei motociclisti, ai quali, senza alcuna faziosità, chiediamo di rispettare per primi le regole.
CasertaCe: Venendo all’altra nota dolente, specie per i motociclisti, quella delle condizioni delle strade casertane, le quali presentano diffusamente buche insidiosissime, avete contatti particolari con gli uffici comunali per segnalare i casi più pericolosi e se sì che riscontro ne avete?

Motociclisti del club casertano durante un incontro della loro associazione
G. Leonetti: Penso non ci sia bisogno di commentare troppo una situazione disastrosa che quotidianamente è sotto gli occhi di tutti. Con riferimento alla possibilità di confronto con gli uffici comunali la difficoltà (o forse la impossibilità) è quella comune a tutti i cittadini.
CasertaCe: Quali esigenze particolari hanno i motociclisti casertani nella loro città e che cosa auspicherebbe in proposito?
G. Leonetti: Come detto sopra, l’auspicio e la speranza è quella di una attivazione di un tavolo tecnico per affrontare, in maniera organica e definitiva, il problema della mobilità urbana sul territorio comunale, con il coinvolgimento di tutte le associazioni interessate ed a cui, ovviamente, se invitati, non mancheremmo di dare il nostro contributo. Per adesso grazie a voi per averci dato la possibilità di far conoscere ad altre persone il nostro meraviglioso mondo e la nostra passione.