LE RELAZIONI PERICOLOSE del rampante sanciprianese. Ha precedenti per omicidio, camorra, droga ed estorsione, ma da 40 anni è dipendente pubblico. L’appalto dei tamponi c’entra con l’incontro segreto tra Orlando Diana e il pluripregiudicato dipendente dell’Asl NA3?

21 Giugno 2022 - 13:47

Riteniamo, dopo che da 6 mesi ci occupiamo di questa vicenda, molto importante questo episodio che coinvolge un soggetto, apparentemente sconosciuto di Acerra. Potrebbe essere una coincidenza, ma i tempi sono proprio quelli

 

SAN CIPRIANO D’AVERSA – (g.g.) In un altro articolo, scritto ugualmente stamattina (CLIKKA E LEGGI) ci siamo soffermati su un incontro, avvenuto il 17 settembre 2020, nel piazzale dello stadio di Casal di Principe, tra il politico imprenditore sanciprianese Orlando Diana, i due figli di Gaetano Iorio, già patron della Beton Campania, confiscata dallo stato, Salvatore e Paolo Iorio, e un’altra persona, cioè Claudio Misso, con precedenti per assegni a vuoto e falso materiale. Ancora più importante dell’incontro svoltosi nel piazzale dello stadio di Casal di Principe è, il rapporto tra Orlando Diana e il signor Cuono

Romano che citato così sembra un il portatore di un nome e di un cognome ignoti alle cronache casertane.

In effetti Cuono Romano casertano non è, bensì di Acerra. Abita nel grosso centro dell’are di Napoli nord ma che confina anche con S.Felice, Maddaloni, dunque con la provincia di Caserta, in via Pio La Torre che, com’è noto, è stata una delle vittime più importanti, storicamente più significative, del piombo della mafia siciliana. Abitando in via Pio La Torre, Cuono Romano trascorre la sua vita anticiclica dovendo fronteggiare accuse di associazione a delinquere di stampo mafioso, omicidio, per il quale viene usata la parola doloso, che se non ricordiamo male è un reato meglio conosciuto con la definizione di omicidio volontario. E ancora detenzione e porto abusivi di armi, estorsione, produzione e traffico di stupefacenti.

Va da sè ed è perfettamente normale qui da noi, che uno così, dal 1981 al 1983 sia stato dipendente del comune di Acerra, poi dal 1985 al 1994 sia passato dalle acque cristalline della gestione pubblica degli enti locali della Campania a quella ancor più pura dell’acqua di una sorgente montana, della sanità locale che prima della riforma era suddivisa in micro aree definite Unità Sanitarie locali o USL che dir si voglia. Cuono Romano ha prestato le sue attitudini nella USL 27 di Pomigliano d’Arco. Poi magari tra un omicidio, un summit di camorra, una pulitina serale alle armi che nascondeva o faceva nascondere un pò di spaccio giusto per sgranchirsi le gambe, per fare sport e movimento, così come tutta la medicina universale suggerisce, ha trovato anche il tempo di crescere all’interno della sanità campana come dipendente dell’asl napoli 4, probabile refuso degli inquirenti, visto che le asl napoletane sono tre e non quattro, e che rimanda invece ad una possibile attività professionale di questo autorevolissimo componente della pubblica amministrazione italiana, nel dipartimento o in qualche struttura di Nola, ricompresi nel perimetro dell’Asl Napoli 3.

Ed è, in questo caso, sicuramente, nella Napoli 3 che Cuono Romano approda nel 2009 fino ad almeno il 2019, ma è probabile che in servizio si trovi ancora), con mansioni di operatore tecnico presso il servizio igiene degli alimenti e della nutrizione, in pratica, uno che tornerebbe buono oggi a Putin, il quale, nella sua sontuosa dimora alla periferia di Mosca, si serve di uno stuolo di assaggiatori di pietanze, di cui osserva il comportamento per almeno una mezz’oretta prima di consumare, nel momento in cui si è reso conto che nessuno sia rimasto stecchito, quel cibo a sua volta, dato che lui da avvelenatore professionista del KGB di queste cose se ne intende, quale ha dimostrato di essere, con i suoi prelibati thè, tra polonio e novichok.

Naturalmente, Orlando Diana, questione di sensibilità, valorizzava più il casellario giudiziario, i carichi pendenti di Cuono Romano rispetto alla sua luminosa carriera nella pubblica amministrazione. Per questo l’andava a incontrare segretamente in un luogo che i due, al telefono, quando si mettevano d’accordo definivano “il capannone”, una zona di campagna totalmente isolata nell’area di Acerra, anche in questo caso, opportunamente monitorata dagli inquirenti.

L’atteggiamento dei due era molto circospetto. Ci sembra un pò difficile, allora, ipotizzare che si scambiassero informazioni sulle nuove frontiere del bricolage.

Attenzione, però: noi abbiamo scritto all’inizio di questo articolo che riteniamo il rapporto tra Orlando Diana e Cuono Romano finanche più importante delle frequentazioni, ugualmente circospette, con la famiglia Iorio. Lo affermiamo perchè, pur non potendo esprimere alcuna certezza sul fatto che Cuono Romano abbia potuto svolgere una funzione in quello che è uno dei principali fatti di reato contestati a Diana, ma non si può neppure escluderlo a priori. Stiamo parlando dell’aggiudicazione a Orlando Diana, attraverso i prestanome mondragonesi di Campania Emergenza, da qualche settimana compiti da interdittiva antimafia, nell’aprile del 2020, di un affidamento per praticare i tamponi anti covid che al tempo erano agognatissimi e desideratissimi trattandosi del periodo ad inizio pandemia quando vigeva un rigidissimo lockdown, proprio alla Napoli 3.

Orlando Diana diventa in pratica uno dei primi operatori privati della Campania, utilizzando questo ditta mondragonese non certo dotata di storia e di referenze, a erogare, in convenzione i tamponi per diagnosi covid e forse anche tra i primi d’Italia.

Non abbiamo, al riguardo, informazioni precise sul tempo in cui Diana incontra nel capannone il Cuono Romano, ma avendo incrociato altri fatti su intercettazioni e su appostamenti del 2020, riteniamo che l’anno sia lo stesso e che il rapporto tra i due fosse al tempo molto forte, tanto è vero che Agostino Sena, anche lui di Acerra, nipote di Cuono Romano, non certo al livello di autorevolezza dello zio, ma in grado pure lui di sfoggiare qualche medaglia nel certificato dei carichi pendenti per reati relativi allo spaccio di stupefacenti, è assunto nella cooperativa Il Volo, iniziale vincitrice dell’ormai famosa gara d’appalto milionaria, relativa ai servizi di assistenza nella Rsa di Caserta, cioè della struttura costruita un pò di anni fa alle spalle dell’ospedale civile.

Questa cosa di Cuono Romano, dell’Asl Napoli 3 e dei tamponi ci intriga. Sicuramente l’autorità inquirente ci sta lavorando sopra. Lo faremo anche noi.