Raffaela, volata via a 53 anni. “Caro Antonio, la tua mamma era un angelo già prima che lo diventasse”

25 Agosto 2022 - 19:08

SANTA MARIA CAPUA VETERE – La morte di una madre è un dolore inconsolabile, ancor più quando avviene in giovane età e dopo una lunga sofferenza. Ciò è avvenuto anche per la morte di Raffaela Palmese, mamma 53enne di due adorati figli. Un lutto difficile da elaborare; i ricordi, i bei momenti passati assieme, l’assenza di Lei che purtroppo non è più con noi diventa lancinante.

Perché la mamma è parte di noi, è un dono ineguagliabile, la cosa più bella che l’albero della vita abbia mai potuto regalarci: la sua morte equivale alla morte di una parte di noi, qualcosa che è andato via per sempre. Raffaella dopo aver lottato con tutte le sue forze contro la leucemia ha lasciato questa vita e i suoi adorati figli: Andrea e Antonio. Era una mamma orgogliosa, una mamma innamorata dei suoi ragazzi, una mamma affettuosa, un’amica. Era parte attiva nella quotidianità dei suoi figli: il loro lavoro, le loro passioni, i loro amori e anche i loro amici. Ed oggi è proprio Ciro, un amico di Antonio, figlio di Raffaella, a volerci affidare un suo pensiero di vicinanza e di affetto verso di lui e verso la sua famiglia in questo momento di immenso dolore.

“Caro Antonio, 

quando ho conosciuto te, dai tuoi occhi ho conosciuto la tua mamma. Ne hai sempre parlato tanto, hai sempre detto di Lei, hai sempre trascorso le giornate pensando a Lei. 

Quando sono arrivato a casa tua, ho visto la tua mamma con un sorriso bellissimo e una pacatezza, una cordialità, uno sguardo così ricco che quasi mi sono sentito imbarazzato.

L’ho guardata e mi sono spiegato perché ne sei così innamorato. Ho visto la sua forza e la sua fragilità, quanta armonia sapeva dare, quanto coraggio era capace di insegnare. 

É vero che dalle persone che lottano c’è proprio tanto da imparare e lei era l’esempio di chi lotta e non si arrende mai. lei mi ha detto di quanto fosse orgogliosa: della tua determinazione, della tua educazione, di tua sorella Andrea e del principe di casa. Mi ha detto di quanto era felice del suo matrimonio e del tuo grande papà. Mi ha detto che ti dedicava tanto tempo, perché eri sempre il piccolo di casa. 

Mi ha parlato della sua malattia con una fermezza, una lucidità ed una padronanza che mi hanno disarmato. Tante volte mi capita di ascoltare le persone e le loro storie, ma poche volte riconosco quel tatto nell’arrivare così a fondo. Lei era già un angelo, prima ancora che lo diventasse.

Non esistono sempre le parole giuste per esprimere un’emozione, ma so di esserle in qualche modo grato: perché mi ha dettato una lezione di vita con poche semplici parole. 

Voglio che tu sappia che questo vuoto lancinante che ti ha lasciato nel petto, lo riempirai con tutto quanto il suo amore; che la tua mamma é stata una guerriera pazzesca, un uragano bellissimo e non potrò mai dimenticare il bellissimo momento che ho trascorso con lei, così come tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla ed averla nella propria vita!

Ciro