OSPEDALE CASERTA. 30 mila euro in sei mesi per controllare il modulare covid vuoto da un anno

11 Aprile 2023 - 20:12

Sta raggiungendo livelli al limite del ridicolo la gestione dell’ospedale modulare dedicato ai malati di terapia intensiva affetti da coronavirus, ovvero il capannone costato 3 milioni e installato all’interno del parcheggio del Sant’Anna e San Sebastiano

CASERTA – Altri 15.000 euro. Dal 9 ottobre del 2020, alla società SSD di Nocera Inferiore è stato affidato il servizio di vigilanza armata dell’ospedale modulari di terapia intensiva covid di Caserta.

SSD sta per Security Service Di Tullio, società fondata dall’ex carabiniere Domenico Di Tullio. Originario di Nocera Inferiore, Di Tullio era finito sotto processo dopo le denunce di alcune guardie giurate che lavoravano le sue dipendenze, le quali avevano accusato di presunta estorsione e falso in busta paga il 75enne. Di Tullio è stato poi assolto nel novembre scorso.

Alla società nocerina è arrivato l’ennesimo affidamento in proroga del servizio di controllo dell’ospedale modulare covid, costato 2 milioni di euro per quanto riguarda la spesa di installazione la struttura e un altro milione e 300.000 per l’approvvigionamento di ulteriori 12 posti letto da inserire in questo reparto di terapia intensiva.

Chiaramente, non abbiamo nulla da dire alla SSD che, ovviamente, non ha rifiutato tale servizio, ma sarebbe interessante capire per quale motivo sia stato affidato di nuovo questo servizio – altri

15.000 euro dallo scorso primo aprile al 30 giugno – se la struttura è praticamente inutilizzata da mesi.

Va detto, in realtà, l’ospedale modulare per i malati in rianimazione da coronavirus ha sempre lavorato a mezzo servizio, ma ormai da un anno i casi di malati gravi covid sono pochissimi e non sappiamo se la struttura sia ancora in funzione, visto e considerato che il direttore generale dell’ospedale di Caserta Gaetano Gubitosa e l’intera governance del Sant’Anna e San Sebastiano non dà informazioni a riguardo.

Altri 15 mila euro, dunque, che vanno ad aggiungersi agli oltre 100 mila incassati dalla SSD in un eterno regime di proroga.

Ormai la ripetiamo spesso questa formula, ma ma ci pare importante ricordare che l’Autorità nazionale anticorruzione condanna fortemente l’utilizzo reiterato della proroga tecnica, che si traduce in una fattispecie di affidamento senza gara e violazione dei principi comunitari di libera concorrenza e parità di trattamento.

E forse non c’è esempio più chiaro di una fornitura, di un servizio che da quasi tre anni viene fornito dalla stessa impresa con un contratto che sarebbe dovuto durare circa sei mesi.

Ovviamente, il senso di spreco o di plausibile spreco di denaro pubblico compiuto attorno all’ospedale modulare Covid di Caserta aumenta se si pensa che non si è mai potuto conoscere il numero esatto di pazienti ricoverati nei prefabbricati, se non grazie a qualche coraggioso insider all’interno del Sant’Anna e San Sebastiano dal quale ricevemmo alcuni dati diverso tempo fa. Numeri che ci fecero scrivere di un utilizzo ad effetto nullo dell’ospedaletto.