Le estorsioni dei Ligato: in aula l’intercettazione in carcere tra il figlio del boss e sua moglie
12 Giugno 2023 - 19:24
A fine giugno la prossima udienza.
PIGNATARO MAGGIORE. E’ da un’intercettazione, avvenuta in carcere nel marzo scorso, tra Raffaele Antonio Ligato e sua moglie, che è stata svelata l’estorsione del clan al titolare di una impresa di onoranze funebri.
E’ stata il Sostituto Procuratore Simona Belluccio della Dda di Napoli a depositare la registrazione, ascoltata poi nel corso del processo a carico dei fratelli Ligato: Raffaele Antonio, appunto, Felicia e Pietro Ligato e di Fabio Papa.
Tutti e quattro accusati di estorsione, tentata estorsione e lesioni personali aggravate dalla finalità di agevolare il clan camorristico dei Lubrano-Ligato di Pignataro Maggiore. Nell’intercettazione in questione il figlio del boss parlava con la moglie dei fraterni rapporti di amicizia tra il padre e la vittima. Un’amicizia che durava da tempo e che si consolidò, ancor di più, quando l’imprenditore subì l’incendio della propria impresa. In aula adesso si tornerà a fine giugno.