VERGOGNA e presa in giro: pubblicate 91 concessioni edilizie senza nomi di chi le ha avute e dei progettisti e senza gli immobili. Vi dimostriamo, leggi alla mano, che si tratta dell’ennesima illegalità

17 Novembre 2023 - 19:31

Il fatto inquietante è che tutto ciò è garantito dalla segretaria comunale Maria Carmina Cotugno, che è formalmente la responsabile anticorruzione. Il sindaco Trombetta, invece di ragionare sui contenuti dei nostri articoli, già pensa alle querela. E figuriamoci, aspettiamo lui. Magari si fa anche raccontare di quanto sia servito ciò al suo predecessore Velardi

MARCIANISE – Chissà se nella prima sessione, svoltasi nella giornata di ieri, giovedì 16 novembre, e nella seconda, in programma mercoledì 29 novembre, sia stato affrontato o eventualmente lo sarà, il tema della trasparenza degli atti amministrativi.

Per non piangere, infatti, bisognerebbe riempire di emoticon ridanciane il titolo di oggi, dedicato alle clamorose irregolarità, sfociate in illegalità, a nostro avviso, compiute dal Comune di Marcianise nella vicenda relativa al rinnovo dell’incarico ad Angelo Piccolo di responsabile dell’Urbanistica, ma soprattutto di responsabile delle concessioni edilizie in stretta continuità con quello che succede da 6 anni e mezzo e in violazione di ogni norma relativa all’obbligo di rotazione dei dirigenti e dei responsabili dei procedimenti nelle cosiddette aree critiche, tra le quali l’Urbanistica è in pole position.

È veramente beffardo che il Comune di Marcianise dia 2mila euro, così come potete leggere dal testo integrale della determina in calce a questo articolo, alla società di Ruviano “FormConsulting sas”, per organizzare un corso di aggiornamento a cui partecipano 16 dipendenti comunali (per incontro):

giovedì 16 novembre 2023 seminario sul tema: “Il Nuovo Codice dei Contratti Pubblici
(D. Lgs. n.36/2023): affidamenti sotto soglia comunitaria e appalti PNRR”;

mercoledì 29 novembre 2023 seminario sul tema: “Le novità in tema di Anticorruzione,
Trasparenza, Etica, Codice di Comportamento e per la tutela del dipendente che segnala
gli illeciti”.

Sulla illegalità della posizione di Angelo Piccolo, sulla conferma del suo incarico, pretesa dal vicesindaco Pasquale Salzillo, vero assessore ai Lavori Pubblici, del quale Stefano Farro – di cui è possibile ricordare il cognome perché corrispondente a un cereale buono per la salute – recita il ruolo di testa di legno, abbiamo scritto di tutto e di più.

Se a qualcuno interessa, nella sezione “Marcianise” troverete quello che serve a capire perché consideriamo questa cosa un’autentica porcheria.

Siamo venuti a conoscenza, attraverso i racconti dimostratisi, fino ad oggi, sempre molto puntuali e veritieri, del fake-profilo Marco Alberti, che il sindaco Antonio Trombetta, si è recato, negli scorsi giorni, presso lo studio dell’avvocato Andrea Piccolo, fratello del citato Angelo e dell’altro architetto, nonché nipote dell’imprenditore del mattone Tommaso Colella.

Il primo cittadino avrebbe raggiunto il legale in via Matteotti, dove tutta la famiglia, cioè l’avvocato, ma anche i due architetti, Colella e per un lungo periodo anche Pasquale Salzillo, hanno esercitato ed esercitano la loro professione.

Si narra che Trombetta si sia recato da Andrea Piccolo per verificare se negli articoli di Casertace fossero contenuti gli elementi per una querela.

Volesse il cielo! Sarebbe il massimo dell’onore per il sottoscritto e per questo giornale, determinante per le sventure di Velardi, determinante per la sconfitta di Lina Tartaglione e di Dario Abbate alle elezioni e oggi determinante nel non guardare in faccia a nessuno, denunciando come malagestione tutto quello che Trombetta sta facendo ed avallando.

Un’attività, la nostra, che non si è mai posta, non si pone e non si porrà il problema delle generalità di chi gestisce la cosa pubblica.

Chi conosce bene questo giornale e chi lo dirige sa bene che il sottoscritto non avrebbe alcun problema ad attaccare anche un proprio congiunto se questi si dimostrasse mancante nel rispettare le leggi e la sacralità del pubblico danaro.

Detto questo, la visita del sindaco allo studio di Piccolo rappresenta la dimostrazione della piena adesione della fascia tricolore al cartello economico, più che politico, che ha costituito in via Matteotti una vera e propria centrale operativa, il vero e proprio ufficio tecnico e sportello unico dell’edilizia.

Dunque, Trombetta non è inconsapevole e quindi irresponsabile, ma è consapevole e dunque politicamente e amministrativamente complice dei disegni di potere e del modello di gestione che ha in Pasquale Salzillo e in Angelo Piccolo le due acuminate punte di lancia.

Per quanto riguarda la barzelletta della pubblicazione di 91 permessi a costruire nella sezione Amministrazione Trasparente dopo i nostri articoli, siamo di fronte ad un atto che, come già scritto nei giorni scorsi, offende la nostra intelligenza (e questo vale poco o niente) ma offende l’intelligenza dei marcianisani e di tutti coloro che, di fronte a una concessione edilizia, potrebbero individuare la lesione di interessi diretti negati, con la conseguenza di poter scegliere di rivolgersi al Tribunale Amministrativo per ripristinarli.

Quando, infatti, viene detto che i documenti, quei permessi, possono essere acquisiti in forma cartacea in Comune, significa che ciò può avvenire attraverso l’applicazione di una tempistica complicata della legge 241/90-

Tempi che sarebbero incompatibili con i termini che un cittadino ha a disposizione per rivolgersi all’autorità giudiziaria amministrativa allo scopo di impugnare e chiedere l’annullamento di una concessione edilizia.

Parliamo di questo in quanto la pubblicazione dei 91 permessi è, in pratica, inesistente, a differenza di quello che succede in Comuni pieni di guai, di problemi, di ombre e di possibili ruberie, quali sono Caserta, Aversa e tanti altri, a Marcianise si sono letteralmente superati.

Invitiamo tutti ad entrare nella sezione contenente i permessi affinché possiate verificare l’incredibile contenuto di tutto ciò che vi abita da qualche giorno. Concessioni in cui non viene indicato né il nome del richiedente, né l’ubicazione dell’immobile, né il nome del progettista.

Mai era successo, al punto che il predecessore di Trombetta, Velardi, diventa un apostolo della trasparenza rispetto a questa roba di indicibile gravità.

Ma quello che stupisce è che la dirigente ad interim, cioè la segretaria comunale Maria Carmina Cotugno, che per questo interim sta incassando una barca di regali aggiuntivi rispetto allo stipendio, assume la responsabilità di fatti come questi. E lo fa nella veste di formale responsabile anticorruzione del Comune di Marcianise.

Una carrellata veloce per capire di cosa stiamo scrivendo.

Art,1 d.lgs 33 del 2013, Legge sulla Trasparenza, così come modificato nell’articolo 1 del d.lgs 97 del 2016:

La trasparenza è intesa come accessibilità totale dei dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la partecipazione degli interessati all’attività amministrativa e favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche”.

Siccome noi non siamo cavalli bolsi e siamo perfettamente in grado, cara segretaria Cotugno, di sintetizzare la complessità della relazione tra le ragioni della trasparenza e quelle della tutela dei dati personale, citiamo contestualmente l’art.5, comma 1 lettera C del Regolamento Europeo sulla Privacy: i dati personali devono essere “adeguati, pertinenti e limitati a quanto necessario rispetto alle finalità per le quali sono trattati («minimizzazione dei dati»).

Sa cosa significa, questo, segretaria Cotugno? Significa che le ragioni della privacy devono indurre sempre il responsabile del trattamento dei dati personali a pubblicare lo stretto indispensabile.

E se ciò ha limitato, negli ultimi anni, la ricchezza del contenuto di alcuni atti amministrativi come ad esempio le ordinanze di abbattimento di immobili abusivi che esprimono un significato negativo per la credibilità, per la reputazione di chi li subisce, ha fatto rimanere totalmente invariata la necessità, frutto proprio della relazione tra l’articolo 1 della legge sulla trasparenza e l’articolo articolo 5, comma 1, lettera c del Regolamento UE dati personali un’altra necessità, ugualmente importante perché assorbe l’esigenza di trasparenza da garantire soprattutto a terzi che possono rivendicare dei diritti o agli operatori dell’informazione a cui devi pure far capire se tra le 91 concessioni edilizie ci siano nomi di progettisti particolari, attinenti a qualche gestore della cosa pubblica, o che si addensano in grande concentrazione quantitativa.

Lo sanno anche i bambini, cara segretaria Cotugno, che le concessioni edilizie, proprio per gli interessi economici ad esse direttamente o indirettamente connesse, devono rappresentare la quintessenza della trasparenza.

E voi, a Marcianise, state facendo esattamente il contrario.

Pasquale Salzillo, Angelo Piccolo, forse anche Tommaso Colella, lei sindaco Antonio Trombetta, state date la sensazione e forse anche qualcosa in più, di avere qualcosa da nascondere, di avere già le mani in pasta, altrimenti non avreste pubblicato i 91 permessi a costruire in questa maniera scandalosa.

Recita l’art.6 comma 1 del Regolamento Europeo già citato, lettere E e F:

“il trattamento è necessario per l’esecuzione di un compito di interesse pubblico o connesso all’esercizio di pubblici poteri di cui è investito il titolare del trattamento;

il trattamento è necessario per il perseguimento del legittimo interesse del titolare del trattamento o di terzi, a condizione che non prevalgano gli interessi o i diritti e le libertà fondamentali dell’interessato che richiedono la protezione dei dati personali, in particolare se l’interessato è un minore”.

Potremmo citare almeno altre dieci norme che vi inchiodano sulle concessioni edilizie.

In realtà la nuova amministrazione avrebbe di che vergognarsi. Ma il sindaco invece di fare mente locale sui contenuti delle ragioni che Casertace sta esponendo in questa sua battaglia, va già dall’avvocato. Si accomodi, sindaco, aspettiamo anche lei come abbiamo aspettato Antonello Velardi.

CLICCA QUI PER LEGGERE LA DETERMINA: