Appalti truccati al Cira. Il pm chiede 7 anni per il costruttore considerato vicino al clan dei Casalesi
8 Maggio 2024 - 17:25
Ieri la requisitoria, per gli altri 11 imputati si procederà con rito ordinario.
CAPUA/CASAL DI PRINCIPE. Processo sui presunti appalti truccati al Cira di Capua affidati ad imprenditori ritenuti vicini al clan dei Casalesi. Reato aggravato dalla contestazione camorristica del 416 bis, comma 1, a carico dell’imprenditore, più volte citato come connesso al clan dei Casalesi, Oreste Fabio Lungo, difeso dall’avvocato Mario Griffo. Di tutti gli imputati, solo Oreste Fabio Luongo è arrivato alla soglia della sentenza, avendo chiesto e ottenuto il rito abbreviato.
Ieri, il pm della Dda Maurizio Giordano ha chiesto per lui una condanna a 7 anni di reclusione. Ora spazio alla difesa in attesa di una sentenza che arriverà molto a breve.
Al tempo dell’ordinanza di custodia cautelare, Oreste Fabio Luongo, ottenne già l’annullamento della stessa ad opera del Riesame. Le altre 11 persone per le quali la Dda ha chiesto il rinvio a giudizio sono: Sergio Orsi, imprenditore di Casal di Principe, Carlo Russo e Vincenzo Filomena, entrambi dipendenti del Cira; Antonio Fago; Adolfo Orsi; Francesco Pirozzi; Salvatore Orsi; Felice Ciervo; Francesco Ciervo; Amedeo Grassia, ex assessore a Trentola Ducenta; e Fiore Di Palma. Per tutti questi si procederà con rito ordinario ad opera di un collegio del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.