30enne casertano beccato a spacciare nel cuore di Scampia: “Ecco perché l’ho fatto”

20 Maggio 2024 - 16:10

SAN NICOLA LA STRADA – Ha rischiato seriamente di finire in carcere il ragazzo trentenne di San Nicola la Strada, scoperto nell’Oasi del Buon Pastore, piazza di vendita della droga nella zona di Scampia, a Napoli, mentre spacciava.

Beccato dai poliziotti del commissariato napoletano, il giovane era scappato, lanciando via di borsello contenente cocaina ed eroina dal valore di 500 euro. A quel punto è stato inevitabile l’arresto in flagranza.

Rispondendo alle domande durante l’udienza di convalida, ha spiegato che non si trattava di uno spacciatore abituale. Anzi, il ragazzo sta vivendo alcuni problemi di tossicodipendenza, rintracciabili anche dalla documentazione del Ser.T., e, quindi, quel lavoro di vendita di droga era legata ad uno scambio con gli gestori: “tu spacci per noi, noi ti regaliamo la droga”.

Messo alle strette dagli inquirenti, che poco credevano a questa versione, il ragazzo ha ammesso che non si trattava della prima volta che faceva ciò, ma che comunque non faceva parte di questo gruppo di pusher.

Ma per la procura di Napoli l’agire del 30enne era legato ad un’esperienza maturata con una modalità operativa “collaudata”.

Al termine dell’udienza di convalida, il suo avvocato, il legale casertano Achille D’Angerio, ha segnalato alla corte che non solo il giovane ha confessato, ma anche che non ha precedenti specifici,

se non un caso di contravvenzione per guida in stati d’ebbrezza.

Considerato il contesto, la confessione del ragazzo e il precedente di lieve entità, il giudice De Chiara ha scelto per il 30enne casertano l’applicazione non della misura carceraria, bensì degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.