Digitalizzazione: come sta impattando sulla pubblica
amministrazione?
21 Maggio 2024 - 10:35
Il processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione sta progressivamente cambiando gli uffici e i servizi pubblici, supportando la transizione verso la PA digitale per garantire benefici concreti ai cittadini, alle imprese e agli stessi lavoratori degli enti pubblici.
L’obiettivo principale, da raggiungere anche grazie all’utilizzo dei fondi europei del PNRR, è quello di avere una PA più semplice ed efficiente, in grado di migliorare la qualità dei servizi erogati a fronte di un’ottimizzazione dei costi.
Per ottenere i risultati prefissati, al giorno d’oggi si stanno valutando nuove tecnologie promettenti con cui accelerare la trasformazione digitale. Inoltre, la collaborazione pubblico-privato ha permesso di ottenere dei risultati significativi grazie a un ecosistema sinergico e cooperativo.
A che punto è la PA digitale e cosa è stato fatto finora
Soprattutto attraverso i progetti sviluppati all’interno del PNRR, negli ultimi anni sono stati compiuti dei progressi considerevoli nella digitalizzazione della PA. Un intervento essenziale è stato il potenziamento della connettività e la realizzazione di nuove infrastrutture di rete, due elementi fondamentali per consentire la transizione digitale della Pubblica Amministrazione mediante la diffusione della banda ultra larga.
Al contempo si sta lavorando per razionalizzare le infrastrutture digitali, in particolare con la migrazione delle amministrazioni nel Polo Strategico Nazionale (PSN), ossia il cloud per la PA digitale affidato a un consorzio di imprese pubbliche e private.
Un altro elemento indispensabile per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione sono i software gestionali, piattaforme digitali che consentono di dematerializzare i processi e accelerare il percorso verso la PA 4.0. In questo campo molti enti pubblici si affidano a TeamSystem, tech company di riferimento in Italia con oltre 40 anni di esperienza e più di 2 milioni di clienti.
TeamSystem propone un’ampia gamma di software per la pubblica amministrazione, soluzioni cloud complete e certificate con cui gestire fondi, albi, bandi, appalti, gare e affari legali in modo più efficiente e sicuro per semplificare l’operatività quotidiana e velocizzare l’erogazione dei servizi.
Uno sviluppo importante è anche l’evoluzione dell’identità digitale, uno strumento fondamentale per garantire elevati standard di sicurezza nella condivisione di documenti digitali tra cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche. Un passaggio rilevante è stata la Carta d’Identità Elettronica, un documento di riconoscimento avanzato utilizzato anche per accedere a numerosi servizi online. Lo stesso vale per la diffusione dello SPID, il Sistema Pubblico per l’Identità Digitale che permette di usufruire dei servizi digitali della PA, uno strumento che dovrebbe evolversi nei prossimi anni nell’IT Wallet, un portafoglio digitale per conservare documenti in formato elettronico nell’app IO come la patente e la tessera sanitaria.
Altre iniziative di digitalizzazioni della PA sono state l’aumento dell’utilizzo di PagoPA per i pagamenti digitali, una soluzione per pagare i servizi della Pubblica Amministrazione con transizioni cashless, la crescita d’impiego del Fascicolo Sanitario Elettronico per caricare i dati digitalmente e ottimizzare la gestione del percorso di cura e l’attivazione della piattaforma SEND (Servizio Notifiche Digitali), un sistema che rende più efficiente l’invio di notifiche a valore legale. Infine, è stata raggiunta la piena operatività dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, oltre a concretizzare il principio once-only con cui la PA non richiede dati di cui è in già in possesso tramite l’interoperabilità di database e sistemi informativi ottenuta attraverso la Piattaforma Digitale Nazionale Dati.
I prossimi passi per la trasformazione digitale della PA
Il 2024 si sta rivelando un anno importante per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e anche il prossimo futuro promette di essere altrettanto incoraggiante.
Secondo lo studio Top Government Technology Trends della società di consulenza Gartner, esistono 5 tecnologie chiave che dovranno essere implementate affinché la Pubblica Amministrazione possa garantire servizi accessibili, moderni e resilienti alla popolazione e soddisfare appieno le richieste dei cittadini. Innanzitutto, sarà fondamentale migliorare la cybersicurezza, per tutelare i dati sensibili e proteggere le infrastrutture digitali della PA dai crimini informatici.
La Pubblica Amministrazione dovrà anche ricorrere maggiormente alle soluzioni cloud, una tecnologia che permette agli enti pubblici di implementare rapidamente nuovi servizi e avere un maggiore controllo sui costi. Allo stesso modo, sarà cruciale adottare sempre più il paradigma agile, per valorizzare le occasioni legate allo smart working aumentando il benessere dei dipendenti pubblici e migliorando la qualità dei servizi erogati ai cittadini. Anche la data governance sarà un aspetto importante su cui concentrare il percorso di digitalizzazione della PA, processi che richiedono particolare attenzione per bilanciare la protezione dei dati personali e l’efficienza degli interventi previsti dal PNRR.
Infine, nel processo di transizione digitale della Pubblica Amministrazione non si potrà non tenere conto dell’intelligenza artificiale, una tecnologia ormai pronta per essere implementata in numerose applicazioni anche negli enti pubblici. Dal rilevamento delle minacce di sicurezza informatica fino all’utilizzo di assistenti virtuali operativi 24 ore su 24, le amministrazioni pubbliche potranno sfruttare i numerosi vantaggi delle soluzioni AI ma solo attraverso un controllo adeguato. L’intelligenza artificiale, infatti, può migliorare l’efficienza della PA, la qualità dei servizi pubblici e risolvere problemi complessi, ma richiede competenze specialistiche e un’accurata gestione di questa tecnologia affinché rispetti la privacy dei cittadini e garantisca determinati standard di trasparenza, sicurezza e affidabilità.