Giovane detenuto casertano si salva dalla condanna: quel suo cellulare in carcere…

17 Settembre 2024 - 10:43

SANTA MARIA CAPUA VETERE / SESSA AURUNCA (Debora Carrano) – Cellulare in cella, indagato, processato e scagionato un giovane di Sessa Aurunca. Imputato protagonista della vicenda giudiziaria, che comincia a diventare un vero e proprio filone, è un carcerato nel reparto Danubio della casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. 

L’indagine scaturiva a seguito di una perquisizione operata dalla Polizia Penitenziaria che, all’interno della camera detentiva, rinveniva un cellulare. Il giovane veniva immediatamente indagato e messo sotto processo. 

Accusato in particolare di tenere rapporti con l’esterno, vietati per legge ai detenuti, attraverso il mezzo di quel telefonino. 

Rappresentato e difeso dall’avvocato Angelo Librace è però uscito completamente libero da ogni accusa: c’è infatti la sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste. Dopo un’attenta disamina della questione è infatti emerso che il telefono cellulare in questione era privo di scheda e pertanto incapace di mettere in comunicazione il detenuto con l’esterno.