Tra “oggi le comiche” e l’autodenuncia di corruzione. Lusini fa i monologhi nella sua auto sul sindaco e sul suo assessore: “Pum! Rall n’faccia. Ti prendo con la mazza”

1 Ottobre 2024 - 14:02

La richiesta di applicazione delle misure cautelari per Lusini, Barbato, Buonpane ed altri, è stata formulata, badate bene, lo scorso 24 giugno, a più di 4 anni di distanza da queste intercettazioni. Una circostanza di cui noi, che la vicenda della lottizzazione Schiavone seguiamo da anni, riteniamo di aver ben compreso la ragione. Difficile che davanti al Gip possa convincere che oggi non esiste la possibilità di una reiterazione del reato e facilmente vi spiegheremo il perché

TEVEROLA – Clamoroso a Casertace: per la prima volta nella vita di questo giornale Biagio Lusini ci ha trasmesso una traccia di simpatia.

Uno che parla da solo in auto con una cimice insediata dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Aversa e autorizzata da un Gip del Tribunale Normanno, su istanza della Procura, non l’avevamo mai incontrato nella nostra pur lunga militanza nella lettura di decine di migliaia di pagine contenute nei provvedimenti giudiziari.

Come si suol dire, non si finisce mai di imparare e incrociare cose nuove e francamente se Lusini fosse stato un personaggio di rilievo nazionale, sarebbe finito dritto dritto nel programma di Crozza o in qualche spezzone satirico di Striscia la Notizia o Propaganda Live.

Pensate che la reiterata ammissione che in questi suoi monologhi Lusini fa di aver partecipato, favorendola e determinandola ad una dazione di danaro lapalissianamente corruttiva da parte di Pasquale Schiavone, proprietario di quel terreno, che poi Lusini è riuscito a far diventare la più turpe lottizzazione che la storia, pur densa di turpitudini di questa provincia, ricordi, finisce quasi per andare in secondo ordine rispetto ad una rappresentazione teatrale.

I monologhi di Lusini, infatti, non sono sovrapponibili ad un normale dialogo, intrattenuto con se stesso, magari ad alta voce, da una persona che questa modalità espressiva utilizza come sfogo, come scarico di energia o come modalità per caricare se stesso in vista di una prova sportiva, di un esame, di una qualsiasi situazione che necessita di una particolare energia.

No, quello che Lusini fa e dice nella sua auto è complicato anche da paragonare a una qualsiasi sezione, ad un qualsiasi segmento di una piece teatrale, ad una qualsiasi sezione e ad un qualsiasi segmento di una commedia letteraria, ci viene in mente Pirandello che su queste cose e su certi personaggi complicati si è dato alla grande, tradotti poi in recite andate in scena nei teatri, come successe ad esempio in occasione del povero “Teatro Ricciardi” di Capua, oggi divenuto raffazzonata discoteca per scelta dei discendenti di quel…, che dopo averlo restaurato riuscì ad ottenere, per la sua inaugurazione, proprio la presenza del premio Nobel per la letteratura, che in prima fila assistette alla recita de

A dirla tutta, se Pirandello fosse vivo, questi monologhi di Lusini lo avrebbero sicuramente stimolato.

La legge Carta impedisce la pubblicazione integrale di intercettazioni nelle quali una persona, da sola in un’auto, si autoaccusa del reato di concorso in corruzione e accusa il sindaco del tempo Tommaso Barbato, definito sprezzantemente “uno che fa le siringhe” e Pasquale Buonpane, assessore ai Lavori Pubblici

Parentesi: sia Lusini che Buonpane appartengono alla ricca schiera dei querelatori del sottoscritto. Rispetto al passato, però, questa schiera ne sta gemmando un’altra: al grido con cui il pappice si rivolge alla noce, tanti di loro sono stati arrestati, indagati e sono coinvolti in pesanti inchieste giudiziarie. E abbiamo la sensazione che molto presto questa seconda schiera si arricchirà di altri soggetti superando in numero la prima.

Possiamo giusto selezionare in sintesi alcuni passaggi di questi monologhi intercettati

Prima però vi diciamo che a Teverola, incredibile ma vero, nella storia dell’Ufficio Tecnico, c’è stato un responsabile, Ulderico Di Bello, che si è rifiutato di accondiscendere agli ordini di Lusini il quale, al tempo di queste intercettazioni, ultimi mesi del 2020, era sulla carta un consigliere comunale di minoranza. Questo giusto per farvi capire il senso di tanti nostri articoli in cui abbiamo spiegato che Lusini ha sempre comandato, indipendentemente dal ruolo svolto.

Questa porzione delle intercettazioni racconta soprattutto del suo disappunto di fronte al sindaco Barbato e all’assessore ai Lavori Pubblici Pasquale Buonpane che avevano ricevuto, a suo dire, due mazzette da 15mila euro, senza riuscire però a ottenere dall’Ufficio Tecnico, il permesso di costruire nell’area della lottizzazione Schiavone.

Queste mazzette le aveva tirate fuori, sempre secondo Lusini, proprio Pasquale Schiavone, proprietario di quei terreni, che la storia seguente ci ha descritto come in piena letizia con lui, visto e considerato che nella partita della lottizzazione Schiavone è entrato anche un figlio di Biagio Lusini.

Questo è il succo, ora vi proponiamo anche per farvi divertire un breve florilegio di battute: “Pum rall in faccia (suono onomatopeico riproducente uno schiaffo) ti sei preso 15mila euro e ancora mi devi dare le concessioni…la prossima volta che vengo ti taglio la testa! la prossima volta che vengo ti taglio la testa! ti prendo con la mazza e ti rimango morto a terra, a te e quell’altro scemo! è chiaro il ragionamento?”