ESCLUSIVA CAPUA. Mega rissa e feriti in piazza dei Giudici durante l’incontro di boxe tra Italia e Romania. Villani e la Giacobone se la danno a gambe
19 Luglio 2025 - 14:24

Pare che il tutto sia stato innescato da uno schiaffo mollato da un uomo ad una ragazza. Solo due vigili urbani in piazza, sono dovuti correre i carabinieri della radiomobile per sedare gli scontri
CAPUA (g.g.) Affrontiamo per la prima volta un articolo sugli eventi dell’estate capuana solo perché in questa circostanza è finita piuttosto male. Mentre sul ring allestito in piazza dei Giudici i pugili di quella che chiamavano una volta la “Noble Art” si scambiavano cazzotti sportivi organizzati, allenati, disciplinati sotto al ring succedeva di tuto, così come captava un secolo fa, nelle riunioni pugilistiche clandestine messe in piedi da organizzatori appartenenti alla criminalità per alimentare scommesse illegali e che dunque radunavano tutto il peggio che potesse esserci dentro ad una suburra
In prima fila, nei proverbiali posti di bordo ring, erano seduti il sindaco Adolfo Villani e l’ormai troppo inseparabile per lui vice sindaca Marisa Giacobone, particolarmente attenta e appassionata di questo sport dati gli autorevoli e lodevoli trascorsi della famiglia di sua madre Maddalena che ha espresso in Franco Buglione fratello della mamma della Giacobone un campione vero quando, negli anni 70, avere la cintura di Campione d’Italia di una categoria contava e contava molto più di adesso.
Franco Buglione Campione d’Italia lo fu dei pesi mosca e ancora oggi, a Piedimonte Matese, ricordano un favoloso match di un derby infuocato all’interno del grande androne della scuola Vitale dove davanti a un pubblico strabocchevole di almeno 5mila persone – c’era anche il sottoscritto ragazzino di 12 anni – Buglione conservò la cintura strappando un pari alla fine di un incontro epico con Giovanni Camputaro, di Gioia Sannitica, comune che poi avrebbe guidato anche da sindaco
Dei 5mila presenti, almeno 4mila, erano di Piedimonte o dei comuni circostanti tra cui il mio San Lorenzello e mille, mille e 500 erano capuani. Lo racconto alla famiglia Giacobone che può chiedere conferma a Franco Buglione nonostante una ressa gigantesca e una 20ina di carabinieri presenti, non ci fu un solo contatto fuori dal ring non volò un solo spintone e tutti andarono a casa tranquillamente, perché quella era la box del rispetto in cui Piedimonte e Capua al di la del derby sapevano di appartenere allo stesso popolo
Non sappiamo se Franco Buglione fosse presente ieri sera in piazza dei Giudici. Forse si, forse no perché come sappiamo non è che Villani gli ispiri una grande simpatia, come ebbe lealmente modo di esternargli durante un comizio dell’ultima della campagna elettorale. Ma probabilmente c’era perchè una passione grande come quella che Franco Buglione ha avuto per la boxe non si estingue col tempo.
Probabilmente dunque ha assistito a un parapiglia trasformatosi poi in pericolosa rissa, non ressa come quella che il sottoscritto e Franco Buglione ricordano in quella famosa serata della scuola Vitale a Piedimonte. Numerosi i cittadini che assistevano alla prima puntata dell’incontro organizzato dall’ ASD Tifata boxe di Prisco Perugino altra genia nobile della boxe italiana si svolgeva la prima puntata del confronto tra le nazionali d’Italia e Romania che incroceranno i loro guanti anche domani sera, domenica 20 luglio, proprio nella piazza principale di San Prisco. Non si sa se per questo motivo o per altri motivi ma uno dei presenti si sarebbe, a un certo punto, girato mollando un ceffone ad una ragazza che si trovava dietro di lui.
Il fatto è accaduto con questa modalità. Naturalmente non siamo in grado di dire se questo schiaffo sia stato determinato da una provocazione o se invece sia partito in maniera del tutto gratuita, fermo restando che nessuna provocazione verbale, può giustificare una reazione fisica
Fatto sta che da quel momento è successo letteralmente di tutto e i poveri pugili che si scambiavano cazzotti per sport sono diventati i comprimari di un match di “mazzate da cecati” senza regole e senza codici consumatosi sotto a un ring
Ora, noi non vogliamo criticare necessariamente e per qualsiasi motivo il sindaco Adolfo Villani. E’ normale che di fronte ad una rissa sviluppatasi a pochi metri da lui, abbia fatto qualche fatto indietro. Ma se è vero, come pare, che lui e la Giacobone hanno abbandonato l’area del fattaccio questo è sbagliato. Un sindaco seppur da posizione defilata deve assistere e deve chiamare a se il comandante dei vigili urbani o il suo delegato in loco perché il sindaco è il responsabile dell’ordine pubblico nella sua città
Non interviene nel meccanismo dell’organizzazione riguardante la repressione di disordini come quelli verificatisi ieri sera ma si tiene a contatto visivo con gli stessi in modo da poter poi sviluppare delle iniziative naturalmente per quelle che sono le sue competenze e le sue potestà che gli permettono di capire se ci siano tati errori nell’organizzazione dell0evento in modo che in futuro questi non si verifichino più. Ciò facendo magari una telefona al Questore che è il responsabile dell’ordine pubblico di tutta la provincia
Ma a quanto pare non solo Villani si sarebbe defilato ed allontanato precipitosamente insieme alla Giacobone da piazza dei Giudici ma la sola presenza di due agenti della polizia municipale non sarebbe bastata richiedendo l’intervento dei carabinieri, della radiomobile, arrivati sul posto precipitosamente ma comunque con tempi compatibili col fatto che in quel momento la stessa pattuglia fosse impegnata in altri interventi in un territorio che non comprende solo il comune principale ma anche tutti quelli circostanti appartenenti al perimetro della Compagnia carabinieri capuana.
Il bilancio finale è stato inquietante: diverse persone sono rimaste ferite più o meno superficialmente e hanno dovuto ricorre alle cure mediche probabilmente erogate dallo Psaut del Palasciano
Un’altra brutta pagina di superficialità, di disorganizzazione
Dicevamo all’inizio che di questo evento ci siamo dovuti occupare in quanto è divenuto notizia di cronaca. Ma non ci siamo dimenticati degli altri in corso che stiamo osservando con molta attenzione. Né ci è sfuggito il commento trionfalistico di Adolfo Villani ad un post pubblicato nei social, da un cittadino, sulle serate dell’estate capuane. Villani ha commentato postando due fotografie per dimostrare quello che a suo avviso è il grande successo delle manifestazioni dell’Estate capuana. Una riguardante il concerto di Monica Sarnelli in piazza dei Giudici e un’altra relativa ad un delle serate del Film Fest organizzate dalla nota famiglia Modugno nei Giardini dello Sperone proprio di fronte alla casa del sindaco
Noi nei prossimi giorni svilupperemo una piccola riflessione sul concerto della Sarnelli ma soprattutto sulle serate del Film Fest ragionando in quest’ultimo caso sui costi e sui benefici che la comunità capuana sopporta e riceve da un evento il quale, ricordiamo a c hi è smemorato, è stato generato dalla stipula di formale e ufficiale convenzione trentennale, auspice l’amministrazione comunale di Capua, tra il demanio, proprietario dell’area e la famiglia Modugno. E’ arrivato il momento, dato che su questa notizia ci abbiamo girato intorno qualche volta, di cercarla questa convenzione fondata su impegni e diritti reciproci tra le parti come capita per ogni contratto, e di leggerla, con spirito laico e senza pregiudizi, con i nostri lettori capuani