MARCIANISE. Lavori e turni pomeridiani alla scuola “Leopardi”, l’assessore Farro risponde alle critiche: “Disagi reali, ma necessari”

2 Ottobre 2025 - 10:37

Turni pomeridiani prolungati per gli alunni: “I bambini sono stanchi e privati della loro quotidianità” – l’assessore Farro difende i lavori, ma la consigliera Giuliano attacca: “È disorganizzazione, non solo imprevisti”

MARCIANISE – Cresce la tensione attorno alla situazione del plesso “Giacomo Leopardi” dell’Istituto Comprensivo “Aniello Calcara”, dove i lavori di ristrutturazione hanno costretto alunni e docenti della scuola primaria a svolgere le lezioni nei turni pomeridiani, dalle 13:30 alle 18:30. Un disagio che, secondo i genitori, si sta trasformando in un vero e proprio problema quotidiano, soprattutto per i più piccoli, costretti a ritmi incompatibili con le loro esigenze.

Nei giorni scorsi, l’amarezza delle famiglie si è acuita ulteriormente dopo la pubblicazione di una nuova circolare, firmata dalla dirigente scolastica Francescaromana Boccini, che annuncia la proroga dei turni pomeridiani per almeno altri dieci giorni. Una decisione che ha scatenato nuove proteste.

Una madre ha affidato il suo sfogo a una lettera indirizzata al sindaco Antonio Trombetta e agli assessori competenti, denunciando le difficoltà incontrate: dai problemi organizzativi ai costi aggiuntivi per baby-sitter e congedi lavorativi, fino all’impatto psicofisico sui bambini. “I nostri figli tornano a casa stanchi, demotivati, senza tempo per giocare, fare sport o studiare con serenità. È una situazione che si sta trascinando troppo a lungo”.

Ad alzare il livello del confronto è intervenuta la consigliera comunale Jole Giuliano, che non ha usato mezzi termini nel criticare la gestione del cantiere scolastico (CLICCA QUI PER LEGGERE IL PRECEDENTE ARTICOLO).

Jole Giuliano non si limita a puntare il dito sulla vicenda della Leopardi, ma allarga il campo ad altri interventi cittadini che, secondo lei, mostrano un filo conduttore: caos gestionale e scarsa pianificazione. “Via Nicola Gaglione è stata rifatta più volte per lavori mal eseguiti. Viale della Vittoria ha ceduto alle prime piogge. Via Lener è chiusa da 7 mesi senza operai. Al sottopasso del Macello si è dimenticata l’illuminazione in fase progettuale. Alla Leopardi l’abbattimento dei muri in cartongesso era prevedibile ma non inserito nel progetto. Questo non è frutto di imprevisti: è disorganizzazione”.

Non si è fatta attendere la risposta dell’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Farro, che ha voluto spiegare la posizione dell’amministrazione:

“È naturale percepire disagi quando i lavori pubblici modificano la quotidianità. Ma fermarsi solo alle difficoltà significa guardare metà della realtà. I lavori alla Scuola Leopardi non sono un capriccio: sono un investimento per la sicurezza e la qualità degli spazi dei nostri bambini”.

Farro ha poi elencato i risultati già ottenuti: “Durante l’estate abbiamo rifunzionalizzato 16 nuove aule e laboratori, ambienti moderni e funzionali. Altre 3 saranno presto consegnate. Le proroghe? Possono accadere: chi conosce i cantieri sa che imprevisti tecnici e vincoli normativi possono allungare i tempi”.

Intanto, mentre il botta e risposta politico continua, restano i disagi quotidiani vissuti da decine di famiglie. E resta l’incertezza su quando la scuola “Leopardi” tornerà alla normalità. Per molti genitori, le rassicurazioni non bastano più. Vogliono chiarezza, date certe e soprattutto risposte ai bisogni concreti dei loro figli.

Per ora, si prosegue con i turni pomeridiani. E con un clima tutt’altro che sereno.