REGGIA DI CASERTA. Un errore matematico esclude il candidato migliore. A rischio anche la nomina a direttore di Tiziana Maffei

26 Maggio 2019 - 10:40

CASERTA – E’ stato presentato un ricorso contro la procedura per la nomina a direttore della Reggia di Caserta. Il ricorrente è uno degli esclusi, Antonio Tarasco, dirigente di seconda fascia della Direzione Generale Musei che ha conseguito l’abilitazione da professore ordinario di diritto amministrativo. Tarasco ha regolarmente partecipato alla selezione pubblica internazionale per la nomina dei direttori della citata Reggia, della Galleria dell’Accademia di Venezia e del Parco Archeologico di Pompei.

Secondo la sua versione, sarebbe stato commesso un errore matematico nella selezione, svoltasi in due fasi: la prima, con una valutazione su una scala da zero a cento, dei titoli contenuti nei curricula. La seconda, dopo l’ottenimento del primo punteggio, con un colloquio valutato da zero a venti.

Il 5 aprile scorso, la commissione di valutazione ha selezionato tra i 77 candidati, i migliori da porre poi alla scelta del ministro Bonisoli.

“Successivamente – si legge nel ricorso – il Ministro ha reso noto di intendere proporre al presidente del Consiglio dei Ministri, per la nomina a direttore generale della Reggia di Caserta, l’architetto Tiziana Maffei, libero professionista iscritta all’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggistici e Conservatori di Ascoli Piceno”.

Come risulta dal verbale numero 9 del 5 aprile: “per la Reggia sono stati inseriti nella terna i seguenti candidati: Epifani Mario, Maffei Tiziana, Palumbo Francesco, con, rispettivamente, i seguenti punteggi nella valutazione dei titoli: 57, 58, 59.”

È evidente, pertanto – fa notare lo studio legale al quale si è rivolto Tarasco – che questi candidati risultano aver conseguito un punteggio inferiore al candidato Tarasco che, invece, nella sola valutazione dei titoli, risulta aver conseguito un punteggio – per la Reggia di Caserta – di 62“.

Insomma il mancato inserimento di Tarasco, secondo il ricorso presentato, sarebbe frutto di un errore di calcolo della Commissione esaminatrice. “Esaminando i punteggi finali ottenuti dalla somma della valutazione dei titoli e dei colloqui, Tarasco risulta primo ex aequo con Palumbo (79 punti), seguito da Maffei (78 punti) e da Epifani (77 punti).”

Ne consegue – argomentano gli avvocati – che matematicamente il candidato Tarasco ha il diritto di essere inserito nella terna con preferenza rispetto ai candidati Maffei ed Epifani e, al più, a parità di punteggio con Palumbo. Sempre che questi abbia conseguito effettivamente il punteggio di 20, cosa non nota perché dai verbali della Commissione non emerge“.