18enne investito e ridotto in sedia a rotelle: “Mi inseguiva, poi un colpo e mi sono svegliato in ospedale”
20 Giugno 2019 - 17:38
SPARANISE – Ritorniamo ad occuparci dell’udienza di oggi del processo a carico di Donato De Rosa, accusato di aver inseguito ed investito Salvatore De Falco, 18 anni.
Quest’ultimo era presente in aula ed ha reso la sua testimonianza, riconoscendo il De Rosa, prima come colui il quale aveva avuto una discussione e poi come suo investitore. Il giovane ha detto, infatti, di ricordare i tentativi del De Rosa di travolgerlo con l’auto mentre lui viaggiava a bordo di uno scooter, dopo un alterco tra i due. Non rammenta il momento preciso dell’impatto mentre nitido è il ricordo dell’inseguimento a forte velocità intrapreso dal De Rosa, che si trovava in auto, in compagnia di un amico. Il giovane ha dichiarato poi di essersi svegliato, giorni dopo, in ospedale.
Nella stessa udienza è stato ascoltato anche il papà del ragazzo, Alberto De Falco, noto commerciante di Sparanise. Questi ha spiegato ai giudici come la vita della sua famiglia sia cambiata dal momento del drammatico incidente stradale. Ha raccontato di aver saputo dal ragazzo che, quel giorno, era in compagnia del figlio e da altri testimoni, che l’incidente sarebbe stato causato dal De Rosa che, presumibilmente, voleva vendicarsi dell’affronto subito prima dell’inizio dell’inseguimento. Alla fine, il figlio ha avuto la peggio, finendo contro una pensilina dell’autobus, mentre l’amico, impaurito, si è recato proprio a casa dei De Falco, per raccontare quanto era accaduto.
Il processo si sta celebrando davanti alla Terza Sezione, collegio C, presidente Rugarli, pm Occhionero del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Prossima udienza in programma a metà luglio, nella quale saranno ascoltati la mamma del giovane Salvatore De Falco e gli uomini della polizia giudiziaria.
Salvatore De Falco è difeso dall’Avvocato Gianluca Giordano, Donato De Rosa, è rappresentato dall’Avvocato Salvatore Piccolo.