Ripulì milioni di vecchie lire per conto dei Casalesi. Trasferito il processo all’imprenditore Mungiguerra
22 Luglio 2019 - 18:04
AVERSA/CASAL DI PRINCIPE (Tina Palomba) – Accusato di vari tentativi di riciclaggio, perché secondo l’accusa trasportava valigette piene di soldi per conto del clan dei Casalesi, il processo per l’imprenditore Gaetano Mungiguerra, attualmente agli arresti domiciliari in una città del basso Lazio, deve essere spostato a Napoli per competenza territoriale (i presunti reati sono stati consumati nel napoletano) Questa mattina la decisione del tribunale di Napoli Nord dove è stata accolta per Mungiguerra, quindi di conseguenza anche per gli altri 11 imputati, la richiesta del suo difensore avvocato Vittorio Giaquinto. Inchiodati secondo le accuse da intercettazioni telefoniche dove parlano che bisognava ripulire 20 milioni di vecchie lire frutto di contrabbando traffico di droga ed altro. Quattro le persone fermate ad Arzano con le valigette piene di soldi che sempre secondo l’accusa facevano capo a Mungiguerra. L’imprenditore di Casal di Principe già coinvolto nel processo Spartacus e una condanna a 16 anni per un omicidio in attesa del processo dinanzi alla Corte di Assise Appello di Napoli. Nel procedimento sono coinvolti pure Antonio Schiavone, di Acerra, Fulvio Cianciaruso di Napoli Giovanni D’Elia di Calvi Risorta, ex direttore di banca.