Picchia e pretende denaro dai genitori. 28enne arrestato grazie alla denuncia del fratello
4 Settembre 2019 - 15:11
SANTA MARIA CAPUA VETERE (red.cro.) – Nella pomeriggio di ieri, in Santa Maria Capua Vetere, i Carabinieri della locale Stazione hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su conforme richiesta di questa Procura, nei confronti di Q.C.M. (cl’91), ritenuto responsabile di maltrattamenti contro familiari conviventi (art. 572 c.p.), estorsione continuata (artt. 81 cpv., 629 c.p.) e lesioni personali aggravate (artt. 582,585 c.p.).
Il provvedimento cautelare costituisce provvisorio esito di una tempestiva e celere indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, originata dalla querela presentata dal fratello dell’indagato, lo scorso 12 agosto. La vittima denunciava di aver subito reiterate condotte vessatorie, aggressive e violente consumate in ambito domestico. Emergeva inoltre che l’indagato aveva, in più occasioni, costretto sia la madre che il padre a corrispondergli somme di denaro per importi modesti, agendo con violenza ai loro danni nei casi in cui i familiari tentavano di sottrarsi alle sue richieste. In una occasione, proprio il giorno della presentazione della querela, l’arrestato aveva colpito il fratello al volto, cagionandogli lesioni personali giudicate guaribili in gg. 15. Le indagini, operate attraverso l’assunzione delle dichiarazioni rese dalle vittime e dalle altre persone informate sui fatti, consentivano di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, in ordine ai delitti copra indicati. Il Gip, applicando la misura cautelare della custodia in carcere, accoglieva la richiesta dell’Ufficio di Procura, inoltrata al Giudice per le indagini preliminari dopo un breve lasso temporale rispetto alla prima denuncia della persona offesa, ad ulteriore conferma dell’impegno e della tempestività nella trattazione dei fatti di violenza domestica da parte della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, impegno peraltro profuso già molto tempo prima della entrata in vigore della Legge del 19 luglio 2019, n. 69 (convenzionalmente denominata “Codice rosso”).