CASERTA. Lavorano per Giovanni Capone, boss dei Belforte. Per il momento Rosa Zampella e Fabrizio Iucchitto scampano alla condanna
7 Novembre 2019 - 18:00
CASERTA (red.cro.) – La corte di Cassazione ha dato (in parte) una buona notizia sia a Rosa Zampella, 27 anni, sia a Fabrizio Iucchitto, 38enne, coinvolti e condannati nel processo sul mondo dello spaccio di stupefacenti a Caserta. Le indagini hanno svelato l’esistenza di un gruppo criminale, attivo nel comprensorio di Caserta, dedito all’acquisto, prevalentemente a Caivano, alla detenzione ed allo spaccio di cocaina ed hashish. Questa è la filiazione di un ulteriore processo, quello riguardante la gestione del mondo della droga nel capoluogo tenuto in mano da Giovanni Capone, ras del clan Belforte a Caserta.
Dopo la condanna in corte di Appello a 9 anni per gli Iucchitto e a 5 anni per Zampella, i due hanno proposto ricorso in Cassazione. I giudici dell’ultima istanza hanno annullato la sentenza per entrambi, rendendo note le motivazioni pochi giorni fa. Per il 38enne, la decisione in Appello è stata annullata limitatamente al mancato riconoscimento della continuazione, mentre, nei confronti di Zampella, stessa decisione ma per quanto riguarda la determinazione della pena. Sui punti indicati dai giudici, ci sarà quindi una nuova vita processuale dinanzi a un altra sezione della corte di Napoli d’Appello, diversa da quello da quella che ha giudicato i due nel novembre 2018.