ASCOLTA L’AUDIO. In dialetto stretto casalese, la minaccia estorsiva di Mario De Luca all’imprenditore delle pompe funebri
14 Novembre 2019 - 20:15
CASAL DI PRINCIPE (g.g.) – Non è la prima volta che vengono pubblicati dei documenti video e/o audio che rappresentano la camorra vera, nel senso di una camorra nell’esercizio live della sua attività criminale.
E’ rimasto nella storia, negli annali, a riguardo, il famosissimo audio dell’agguato fallito a Trentola Ducenta da parte di un commando capitanato dall’allora super latitante Giuseppe Setola. Sotto quella gragnola di colpi di arma da fuoco, per poco non ci rimise la pelle una innocente casalinga, colpita e ferita da uno dei tanti proiettili vaganti sparati da Setola e dai suoi accoliti contro il palazzo dove abitava e dove in pratica si era asserragliata la vittima designata.
Quello pubblicato oggi dalla collega Marilena Natale sul suo profilo Facebook è un altro documento interessante ed anche importante. In dialetto casalese stretto e con un linguaggio criptico, ma fino ad un certo punto, un certo “Marco” che poi non è altro che Mario De Luca, destinatario ieri di un’ordinanza di custodia cautelare, notificatagli in carcere, minaccia la vittima designata, un imprenditore nel settore delle pompe funebri. Questo video è accompagnato da un post, scritto dalla stessa Marilena Natale, la quale racconta la sua esperienza di relazione a distanza con De Luca e con quel Giovanni Improda, divenuto qualche settimana fa collaboratore di giustizia.
Il post lo pubblichiamo integralmente. In pratica la giornalista ricorda la sua previsione, formulata in tempi non sospetti, sull’arresto di quelli che lei definitiva “guappi di cartone”.
Particolarmente interessante l’ultima parte del post, nella quale la Natale fa anche riferimento alla decisione di Improda, destinatario dell’ordinanza di ieri insieme a De Luca, di collaborare con la giustizia. Da un lato, la giornalista afferma di non poter, per il momento scrivere altro, dall’altro fa capire che importanti sorprese potrebbero arrivare dalle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia che, aggiungiamo noi di Casertace, come abbiamo scritto già più volte, è il cugino diretto dell’attuale sindaco di Teverola, Tommaso Barbato.
“È arrivato il momento che vi parli di Giovanni Improda il panettiere e di Mario De Luca. Chi mi segue, può ricordare una diretta che io feci, qualche mese fa a proposito di guappi di cartone che facevano estorsioni.Io avvisai i due cretini che avrebbero visto il sole da dietro le sbarre e così è stato.Il titolare delle pompe funebri, mi raccontò tutto e malgrado le minacce andò a denunciare. A distanza di pochi mesi entrambi sono stati assicurati alla giustizia. È NOTO A TUTTI CHE IMPRODA HA SCELTO DI COLLABORARE CON LA GIUSTIZIA, PERÒ DI QUESTO NON POSSO PARLARE, MA VI ASSICURO CHE LA GIUSTIZIA PUÒ ARRIVARE TARDI MA ARRIVA SEMPRE. RICORDATE CHE DENUNCIARE È UN DOVERE CIVICO E CHE LA CAMORRA È UNA MONTAGNA DI MERDA”.