Ammazzarono il figlio del boss. Confermate le condanne per Zagaria, Schiavone e Caterino
7 Luglio 2023 - 21:21
Sentenza della Corte d’Assise d’Appello.
PIGNATARO MAGGIORE /CASAPESENNA (gv) Confermate le condanne di primo grado dai giudici della Corte di Assise di Appello per il delitto di Lello Lubrano, figlio del boss Vincenzo, ucciso nel centro storico di Pignataro da un commando, dopo un breve inseguimento in auto. Ecco le pene inflitte: 30 anni a Michele Zagaria, Giuseppe Caterino e Francesco Schiavone, alias Cicciariello, ritenuti i mandanti dell’omicidio. Vent’anni, invece, a Salvatore Nobis (alias Scintilla) difeso dall’avvocato Paolo Caterino. In primo grado vennero condannati a otto anni e 4 mesi i collaboratori di giustizia Antonio Iovine e Francesco Zagaria, alias Ciccio e Brezza. Sono stati proprio questi ultimi due ad aver ricostruito nel dettaglio il delitto per il quale è già stato condannato l’esecutore materiale, Vincenzo Schiavone (alias Petillo). Era il 14 novembre del 2002: Lello Lubrano, dopo aver lasciato il suo studio di via Vittorio Veneto a bordo di una Toyota Land Cruiser per dirigersi verso una zona periferica quando venne sorpassato da un’Alfa Romeo 164 e bloccato dal comando dei killer e ucciso.