Appalti ai Comuni. Il Riesame annulla il sequestro di pc e telefonini degli indagati

11 Gennaio 2021 - 20:16

ALVIGNANO/DRAGONI/VALLE DI MADDALONI – Annullato dal Riesame il sequestro di computer, telefoni e pen drive operato dalla guardia di finanza, a fine novembre, nell’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere su alcune gare di appalto in più centri delle province di Benevento e Caserta. Confermati invece i ‘sigilli’ apposti a documenti cartacei ed informatici relativi ad incarichi e gare d’appalto degli ultimi tre anni di quattro Comuni sanniti: Paupisi, Melizzano, Moiano e Paduli, e tre di Terra di lavoro: Alvignano, Dragoni e Valle di Maddaloni.

Come più volte ricordato, sono sette le persone indagate: i responsabili degli uffici tecnici dei Comuni, due liberi professionisti – un ingegnere ed un architetto – ed un imprenditore, tutti sanniti, nei confronti dei quali sono state prospettate, a vario titolo, le ipotesi di reato di associazione per delinquere, turbativa di gara, corruzione e abuso d’ufficio.

Gli inquirenti ritengono di aver individuato un gruppo di pubblici ufficiali e tecnici che, oltre ad alterare il regolare svolgimento delle gare d’appalto, favorendone l’assegnazione ad una impresa, dal cui titolare avrebbero ricevuto denaro ed altre utilità, si sarebbe scambiato favori e incarichi di progettazione, direzione e lavori.

Nel mirino sono finiti una serie di interventi in più centri, per un valore complessivo di 8 milioni di euro: manutenzione straordinaria e sicurezza stradale degli assi urbani per il riammagliamento del corridoio ferroviario Napoli- Bari, messa in sicurezza della strada provinciale 108, rifunzionalizzazione e messa in sicurezza della viabilità comunale, adeguamento sismico, risanamento centro urbano, adeguamento energetico di un impianto sportivo.

I fatti, inclusi nell’arco temporale dal 2018 ad oggi, si sarebbero verificati a Paupisi, Melizzano, Dragoni, Moiano, Valle di Maddaloni e Alvignano. Attenzione puntata, poi, sul ruolo che avrebbero svolto due società di ingegneria, delle quali farebbero parte mogli, compagne e figli di alcuni indagati, assegnatarie di alcuni incarichi.