APPALTI PORNO. Leggete un po’ cos’hanno fatto per il cantiere di un asilo nido. In tre ore (compresa pausa pranzo) hanno aperto le buste, fatto due verbali e aggiudicato lavori da un milione di euro del PNRR

30 Novembre 2023 - 13:43

E la procedura, sempre tramite la “mitica” Asmel, è stata attivata una settimana prima

CAPRIATI AL VOLTURNO – Ci sono dei comuni di cui non ci si occupa spesso, essendo lontani e più piccoli rispetto a quelli nevralgici della nostra provincia. Ma sbagliamo.

Perché soprattutto in questo periodo, dentro alla grande abbuffata del PNRR, questi comuni, in quanto poco attenzionati, fanno cose a dir poco inquietanti che andrebbero sì approfondite molto al di là del semplice articolo.

Un caso che ci ha colpito in queste ore riguarda il centro di Capriati al Volturno, l’ultimo comune della provincia di Caserta, l’avamposto a nordest di Terra di Lavoro, a pochi metri distanza dal Molise e la provincia di Isernia.

Si tratta di una procedura di gara che, a definire veloce, si fa poco.

Anticipiamo già quello che si potrà controbattere, ovvero l’obbligo della consegna lavori entro il 30 novembre. Vero, ineccepibile, altrimenti si bruciavano i fondi del PNRR, ma questa non può essere la scusa, il cosiddetto cappotto di napoleone per affidare lavori milionari come fossero attività da qualche centinaia di euro per mettere del cemento nelle buche.

Le analisi tecniche, ad esempio, sono state consegnate ai professionisti prescelti nel mese di marzo. Una celerità diversa da quella avuta per l’approvazione del progetto in giunta, il 17 novembre, otto mesi dopo l’affidamento della stesura della redazione geologica, avrebbe sicuramente permesso un piano di appalto ben diverso da quello che stiamo raccontando.

Infatti, in sette giorni il comune guidato dal sindaco Rocco Marcaccio è riuscito a mettere in piedi e ad aggiudicare una gara per dei lavori da un milione di euro, finanziati dal PNRR, per la costruzione di un asilo nido.

Il 21 novembre, infatti, l’amministrazione comunale, il RUP Fabrizio Tedeschi, decide di attivare tramite la piattaforma Asmel la procedura di gara, mediante l’invito a cinque ditte presenti sulla piattaforma Asmecomm di Asmel. Sorprende, in primis, la scelta del comune di attivare un metodo di scelta del contraente così ristretto per dei lavori di tale importanza economica e sociale, parliamo sempre della messa in piedi di un asilo.

Ricordiamo che, grazie alla criminogena riforma del codice degli Appalti, criminogena nel senso che rende più facile la possibilità ai funzionari e agli imprenditori di mettersi d’accordo, di aggiustare gli affidamenti, la cosiddetta procedura aperta, ovvero con la libera partecipazione di tutte le imprese che lo vogliono, è obbligatoria solo al raggiungimento della somma di 5 milioni di euro.

Il Codice, in realtà, ha messo una regola agli inviti: ovvero, per lavori da € 150.000 a € 1.000.000, procedura negoziata senza bando con invito ad almeno cinque operatori economici. Il comune di Capriati ha bandito questa gara per 986 mila euro di lavori, quindi, di soli 14 mila euro sotto la soglia, un’inezia.

21 novembre, quindi, l’invio delle cinque lettere alle imprese scelte. Una settimana di tempo per rispondere e il 28 novembre l’offerta viene presentata solo da una società, caso vuole, di Capriati al Volturno: la srl unipersonale Cipriani Giuliano Costruzioni.

Cipriani presenta un ribasso del 2% che, in altri casi, lo avrebbe fatto fuori da ogni possibilità di successo. Ma, essendo l’unico in gara, si è aggiudicato i lavori, per un importo defintivo di 967 mila euro, ovvero 17 mila euro di ribasso su una gara (quasi) milionaria).

Evidentemente, infine, il Rup Tedeschi andava un po’ di fretta, in considerazione che l’apertura delle buste, pardon, della busta contenente l’unica offerta, il primo e il secondo verbale di gara e anche la definitiva determina di aggiudicazione, tutto ciò avviene dalle 12 fino alla fine del turno in ufficio del 28 novembre.

Plausibile che i lavori siano iniziati dopo la pausa caffè, a questo punto.

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