Archiviato il procedimento per corruzione, sul presunto certificato della Frattese calcio al figlio, a carico di Lorenzo Diana

17 Dicembre 2020 - 13:08

Lo ha deciso il gip del tribunale di Napoli Marco Giordano. Questo proscioglimento segue quello riguardante l’accusa, anche in questo caso formulata dai magistrati della Direzione Distrettuale antimafia di Napoli, di concorso esterno in associazione camorristica

 

SAN CIPRIANO D’AVERSA – Archiviato il procedimento a carico di Lorenzo Diana, ex parlamentare dei Ds ed ex presidente della commissione antimafia, riguardante la nota vicenda delle presunte relazioni corruttive che avrebbe avuto con la Cpl, l’azienda emiliana che si era aggiudicata gli appalti per la metanizzazione dei comuni dell’agro aversano.

Il gip del tribunale di Napoli Marco Giordano ha prosciolto Diana da tutte le accuse formulate ai suoi danni in una costola dell’indagine principale su Cpl Concordia, realizzata nel 2015 dai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia. Questa archiviazione segue quella già pronunciata in merito al reato contestato di concorso esterno in associazione camorristica.

Lorenzo Diana era divenuto oggetto di indagini della Dda nel periodo in cui presiedeva grazie alla nomina del sindaco Luigi De Magistris, il Caan, il centro agricolo alimentare del comune di Napoli.

L’accusa ipotizzava un accordo tra l’ex parlamentare e l’avvocato Manolo Iengo, anche lui inquisito nella stessa inchiesta. Questa intesa avrebbe dovuto portare al rilascio, da parte del professionista, di una certificazione che riconosceva lo svolgimento, da parte del figlio di Diana, del ruolo di dirigente della Frattese

calcio, da utilizzare nel curriculum di Diana junior.

Un “favore” che Diana avrebbe ricompensato con un incarico di consulenza legale, concessa all’avvocato.