ASI CASERTA. I giudici del Tar tolgono dalle mani di Ubaldo Caprio l’appalto da 3 milioni di euro per la videosorveglianza

25 Novembre 2021 - 19:21

CASERTA (l.v.r.) – E’ stato un 2021 lavorativamente ricco di soddisfazioni per Ubaldo Caprio. Sono stati diversi gli appalti relativi a lavori stradali e il verde pubblico aggiudicati alle ditte di Caprio dal comune di Caserta guidato dal sindaco Carlo Marino, commesse dal valore superiore a 2 milioni di euro. Altri tre milioni, poi, sono finiti nelle casse della Casertana Costruzioni. Non tutti hanno preso la strada di Casa Caprio, visto che la società è stata scelta dal consorzio Conpat, formalmente vincitore della gara messa in piedi dalla Asmel per l’installazione e gestione di telecamere di videosorveglianza all’interno della zona Asi per il contrasto al fenomeno Terra de Fuochi.

E poche settimane fa, poi, la vittoria del già citato Marino alle elezioni comunali, candidato alla carica di sindaco nel quale Ubaldo Caprio ha creduto fortemente, avendo come punto di contatti con la fascia tricolore il rapporto indissolubile con Massimiliano Marzo, colui che alle scorse consultazioni del capoluogo è emerso come il re delle preferenze e divenuto inevitabilmente assessore ai Lavori Pubblici.

Ma nelle scorse giornate, in un freddo giorno di novembre che ci accompagna all’inverno è arrivata quella che forse è la prima scoppola dell’anno per Caprio. Magra consolazione il fatto che arrivi solo negli ultimi giorni di questo ottimo 2021. Infatti, pochi giorni fa il TAR ha dato ragione alla Leonardo spa che aveva contestato l’aggiudicazione del servizio di infrastrutture per videosorveglianza del consorzio

per lo sviluppo di Caserta, finito nelle mani del Consorzio Conpat e della Casertana Costruzioni.

Nel ricorso al TAR – che potete trovare alla fine dell’articolo e sul quale non ci dilunghiamo troppo per non annoiare anche i lettori meno avvezzi alla materia leguleia – la società Leonardo, arrivata seconda dietro proprio alla ditta di Ubaldo Caprio collegata al consorzio, ha portato avanti diverse motivazioni secondo cui il consorzio e quindi la Casertana Costruzioni, avrebbero ricevuto in maniera illegittima questo affidamento da oltre 3 milioni di euro, chiedendo in pratica l’annullamento dell’aggiudicazione, sostenendo che vi erano state violazioni al disciplinare di gara, nonché molteplici deviazioni peggiorative rispetto agli standard minimi previsti dal progetto esecutivo a base di gara. Al ricorso originario, poi, la Leonardo ne ha aggiunto un altro per motivi aggiunti, con il quale veniva sottolineata la mancata esclusione del Consorzio, in quanto carente di un requisito tecnico di partecipazione. Chiaramente Casertana Costruzioni e Conpat si sono difesi dalle accuse mosse, contestando anch’essi l’ammissione alla gara del raggruppamento di imprese Leonardo-Novasistemi, la valutazione dell’offerta operata dalla stazione appaltante e la stessa normativa di gara.

Ma alla fine i giudici del tribunale amministrativo regionale della Campania hanno dato ragione alla grande azienda il cui maggiore azionista, tra l’altro, è il ministero dell’Economia e delle Finanze. Il collegio ha annullato l’aggiudicazione della gara, togliendolo di fatto dalle mani di Ubaldo Caprio, accogliendo il ricorso della Leonardo. A questo punto, il consorzio per lo sviluppo industriale di Caserta non ha potuto far altro che aggiudicare i lavori alla Leonardo, supportata dalla Novasistemi, società napoletana, per un importo di 3 milioni e 426 mila euro.

Non sappiamo si Ubaldo Caprio ricorderà al Consiglio di Stato per rispondere e chiedere giustizia, almeno dal suo punto di vista, nei confronti dei giudici del Tar.

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